Salerno: Azione Liberale “Rifondare Centrodestra per salvare il Paese!”
Rifondare il CentroDestra, la campanella che ha chiamato a raccolta quanti ancora credono nella politica, come bene primario civico. Così, in un’affollata sala del Mediterranea Hotel, Azione Liberale, presieduta da Mariano Acone, s’è interrogata sul ruolo attuale che la situazione governativa svolge, confrontandosi con chi vive sulla propria pelle, ogni giorno lo scotto della penuria di risorse, per far fronte ai bisogni della gente. Alla luce delle alterne vicende, che nei giorni scorsi hanno legittimato la caduta berlusconiana, segnando anche la fine della Seconda Repubblica riformista, l’impellente bisogno di guardare alla realtà dei fatti, senza mistificazioni. “Per poter approdare ad un sistema elettorale, atto a governare- ha commentato il presidente dell’Asi, GianLuigi Cassandra.- E che rimandi il polso di una nazione in cui la Giustizia, ancora in panchina l’agognata riforma, possa al fine uscire dal letargo e tirare un sospiro di sollievo su un’efficienza della Magistratura, come giusto in un Paese civile. Che deve puntare alla meritocrazia, ostracizzata da troppo, con la conseguente fuga d’intellighenzie, che brillano in altri Paesi. Pertanto il Centro-Destra da ricostruire ed incoraggiare, per ridare smalto allo Stivale.” “Che registra flussi immigratori bombardanti le coste- ha rimarcato l’on. Edmondo Cirielli- nella speranza di un’occupazione stabile, carente anche per gli stessi autoctoni. Giovani ed anziani, categorie fragili, a rischio, nelle problematiche che li coartano. La mia scelta in Fdi, dettata da profonda stima in Giorgia Meloni, alla quale ci accomuna iter partitico, scandito da tappe e cariche. Il nostro Partito può ridare slancio al Centro-Destra, nel recupero di un’identità culturale che da uomo di Destra, mi appartiene. La coerenza politica dovrà reggere il consenso popolare: non più strumentali promesse elettorali, ma impegno nelle Alte camere. L’attuale sistema elettorale ha alterato la fisionomia partitica: come per tutte le competizioni, anche per le politiche occorre sistema democratico analogo, senza imposizioni di nomi. I leader politici, scelti dai media: imposti da imprenditori che orientano l’informazione. E poi i leader scelgono la rosa parlamentare: così, in Italia, i gestori del potere, fuori dall’assise parlamentare a dettar nomi blindati. Invece, chi lavora per il territorio, merita assenso!” “Anche se senza fondi, giacchè risorse sparute, per gli amministratori, una vera e propria crociata- ha concluso il sindaco di Verona, Flavio Tosi-. Fini, sciogliendo An, fallì: non si può vivere il compromesso, com’è stato con Fi, deficitando intese. Oggi il Centro-Destra può trarre giovamento dalla spaccatura dell’ex Pdl. Le riforme ventilate all’insediamento da Berlusconi, inattuate: dopo vent’anni, al palo ancora giustizia ed occupazione, solo per citare alcune priorità. Eppure il nostro Paese è di Centro-Destra, anche se i recenti numeri obnubilano il quadro. Mi compiaccio che i cittadini abbiano capito l’impellenza della riforma elettorale e che gli eletti debbano avere non solo incarichi, ma anche mezzi per poter governare, in un momento in cui 2000 miliardi di debito pubblico, lasciano sbigottiti su un esame pregresso della gestione politica. Occorre accelerare i tempi di ripresa, per esorcizzare un papabile commissariamento giacchè l’Europa guarda con meticolosa attenzione al nostro Paese: Grecia docet!”
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