“Giustizia Ingiusta” di Virginia Di Filippo, pamphlet sulla Magistratura

Rita Occidente Lupo

Quale Giustizia? Quella che non guarda in faccia ad alcuno, in ossequio a “la legge è uguale per tutti” o quella che riesce a respirare a singhiozzi? Il pamphlet di Virginia Di Filippo, brevemente arringa l’attuale situazione italiana, che vede spesso errori letali. Nata a New York, sianese la famiglia originaria, già docente di Lingue Straniere, dopo un’esperienza personale ed altre pillole letterarie, approda a “Giustizia Ingiusta” con l’amarezza di chi guarda la realtà delle cose…dei fatti, che non sempre sentenziano giustizia! Cause che spesso arridono a faccendieri, più che ad esperti forensi, capaci di dirimere controversie o di pendere dalla parte della non chiarezza dei fatti, facendo trionfare la propria verità. La menzogna, la collusione col potere, ancora sul banco di troppi accusati ingiustamente! Una situazione paradossale, a volte, che non riconosce affatto il braccio dell’obiettività. Tutti, presumibilmente, vittime di una giustizia che può ritorcersi contro l’innocenza, finendo per andare contro il suo dettato costituzionale. Innocenti, condannati senza colpa; truffanti, a piede libero: la Giustizia terrena, quella che non rispetta la verità, ma vive d’escamotage, se necessari, affinchè anche i rei, grazie a corrotti difensori penali, vengano affrancati alla libertà. L’autrice mette il dito in una situazione cancerosa, che certamente la nuova mappatura giudiziaria, che parla d’accorpamenti d’uffici e di centralità dei Tribunali, con la soppressione di quelli periferici, non riscatta. La Giustizia, che la Magistratura dovrebbe incarnare, latitante tra troppe prebende. Ed i referendum radicali, che intendon portare avanti diritti civili per tutti, solo sulla carta. Occorrerebbe un repulisti, una nuova Mani Pulite, per poter garantire nuovo ossigeno al Paese!