Roccadaspide: ospedale primo in Italia progetto “Cardiopain”
Un “piccolo” ospedale ma con grandi numeri. L’ospedale di Roccadaspide continua ad eccellere per la qualità delle prestazioni, e lo dimostra un recente progetto che per la prima volta in Italia viene realizzato proprio qui. L’ambiziosa iniziativa, denominata “Cardiopain”, ha lo scopo di ottenere una riduzione di prescrizioni improprie di farmaci antinfiammatori del tipo Fans e Coxib nei pazienti cardiopatici con dolore. Il responsabile del progetto è il dottor Raffaele Rotunno, direttore dell’unità operativa di Cardiologia – Utic, secondo il quale l’impiego di questi farmaci dovrebbe essere limitato al dosaggio minimo efficace e al più breve tempo possibile, a causa degli effetti collaterali a livello cardiovascolare, epatico, renale e gastrointestinale che un utilizzo cronico può comportare. Rotunno ricorda che si tratta di una iniziativa pionieristica che fa di Roccadaspide il primo ospedale italiano a dare attuazione ad una nota dell’AIFA, l’Agenzia del farmaco, che ha ufficialmente lodato il progetto diretto da Rotunno. Per rendere operativo il progetto sono stati coinvolti, oltre a tutti i medici dell’ospedale, anche 25 medici di famiglia dell’area limitrofa a Roccadaspide ai quali nei giorni scorsi è stato dedicato uno specifico evento formativo. “Con questo progetto – afferma il dottore Rotunno – si intende sensibilizzare i medici sulla necessità di una maggiore appropriatezza terapeutica. E’ fondamentale pertanto che medici ospedalieri e medici generali collaborino, in un territorio in cui l’invecchiamento della popolazione ha fatto aumentare i pazienti con malattia cardiovascolare, per i quali le conseguenze di un uso improprio di farmaci può essere controindicato”. In occasione del convegno che si è svolto qualche giorno fa presso la sala conferenze dell’ospedale, il sindaco Girolamo Auricchio ha rassicurato circa l’impegno dell’amministrazione comunale per difendere l’ospedale, sottolineando che la struttura è di fondamentale importanza per il territorio della Valle del Calore, Alburni e Valle dell’Alento, ed è diventata ormai punto di riferimento per i territori oltre i confini locali. Negli anni l’ospedale ha conquistato enorme credibilità, raggiungendo elevati standard per le prestazioni di eccellenza erogate. Merito dell’enorme professionalità e umanità del personale che vi opera, ma anche del costante sostegno dell’amministrazione, che da anni si batte quotidianamente anche assumendo impegni che non competono ad un’amministrazione locale. A conferma del valore del nosocomio, l’Agenas – l’agenzia nazionale per i servizi sanitari – ha recentemente confermato che il reparto di cardiologia dell’ospedale offre eccellenti prestazioni, classificandosi al primo posto in Campania per il trattamento delle malattie del cuore. Purtroppo, nonostante i numeri che ne hanno fatto nel tempo un grande ospedale, il presidio rocchese è stato inserito tra i 175 cosiddetti piccoli ospedali italiani, quelli cioè con meno di 120 posti letto, che, secondo quanto ha proposto il ministro alla salute Beatrice Lorenzin, dovranno essere riconvertiti in strutture per la riabilitazione o per le lungodegenze. In Campania sarebbero a rischio di chiusura o riconversione in totale 19 ospedali. “Una proposta fantasiosa, inattendibile e inattuabile di qualche vecchio burocrate romano – afferma il sindaco Girolamo Auricchio – che non ha tenuto conto dell’alto livello delle prestazioni sanitarie, delle difficoltà del territorio, legate ad una viabilità scadente, e della lontananza dagli altri ospedali. E’ colpa anche della politica – conclude Auricchio – e dei consiglieri regionali che ai proclami non fanno seguire i fatti per difendere la nostra sanità”. Ma il primo cittadino di Roccadaspide continuerà a difendere la struttura, unitamente a tutti i sindaci del territorio, facendosi portavoce delle qualità dell’ospedale e dei bisogni del territorio, sia con il Governatore campano Stefano Caldoro, che è stato già interessato della questione, sia con il Direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante, che si è dimostrato molto sensibile alla questione, e che il prossimo 3 gennaio sarà a Roccadaspide.