Salerno: Confartigianato, tirocini formativi

Confartigianato ha stipulato con l’ARLAS (Agenzia per il Lavoro della Regione Campania) una convenzione quadro per l’attivazione di tirocini di inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro. Tali tirocini, autorizzati dalla Regione Campania, permettono alle imprese di introdurre nella propria struttura soggetti in cerca di occupazione per un periodo tra i 6 ed i 12 mesi. Si tratta di un’esperienza in ambito lavorativo di durata definita (e quindi temporanea), pensata per permettere ai soggetti di conoscere e di sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro. La caratteristica fondamentale del tirocinio è che si tratta di una tipologia di contratto che non costituisce rapporto di lavoro; pertanto, il periodo di tirocinio non figura ai fini previdenziali. Grazie all’attivazione dei tirocini sarà possibile ottenere dei vantaggi per entrambe le parti coinvolte (tirocinante e soggetto ospitante): il tirocinante potrà confrontarsi con la realtà lavorativa e maturare le competenze necessarie da poter sfruttare per immettersi nel mondo del lavoro; le imprese ospitanti, in possesso dell’unico requisito necessario (avere in carico almeno un dipendente a tempo indeterminato), avranno la possibilità di valutare le capacità professionali e personali di un lavoratore. Il commento del Presidente di Confartigianato Salerno, Giuseppe Gallo: “I tirocini di inserimento e reinserimento possono rappresentare una valida opportunità sia per le piccole e medie imprese sia per i giovani alla costante ricerca di un lavoro. Pur non configurandosi come un vero e proprio rapporto di lavoro dipendente, il tirocinio è finalizzato all’arricchimento delle conoscenze e all’acquisizione di competenze professionali. Questo permetterebbe alle imprese di constatare le capacità di un lavoratore e trasferirgli le informazioni necessarie per inserirsi nella nuova realtà professionale, decidendo in seguito se introdurlo nella propria struttura. E poi, il tirocinio potrebbe mettere al sicuro da eventuali controlli da parte dell’ispettorato del lavoro quelle imprese che, ormai troppo spesso, si affidano al lavoro sommerso, evitando di incorrere così in sanzioni che intaccherebbero ancora di più la vitalità delle loro attività”.