Sala Consilina: ABC replica a Consac

Dopo aver  letto con curiosità  il  resoconto delle dichiarazioni di Consac S.p.a.  riportate da alcuni organi di informazione  locale,  il Comitato A.B.C.  – Acqua Bene Comune  –  ritiene necessario  far notare   al distratto gestore del servizio idrico che : Il Comitato ha utilizzato – e da  tempo  –  gli strumenti che  la normativa vigente mette a disposizione dei cittadini  sottoponendo  le  proprie  ragioni  alla  valutazione  di  chi,  nelle  sedi  opportune,  sarà  chiamato  a valutarne la fondatezza. Ne aspetta altresì gli esiti, ma non è nelle sue prerogative decidere tempi e modi del giudizio, atteso che la giustizia faccia il suo naturale corso. Annunciando sue  iniziative  il Comitato ha sempre, e solo,  invitato gli utenti a valutare   singolarmente se accettare o meno il trasferimento della fornitura e, ove lo avessero ritenuto opportuno, tutelare attraverso i modi consentiti dalla  legge un  loro diritto. Un contratto resta pur sempre un “accordo  tra  le parti”, che deve  essere  onorato  nella  sua  interezza,  come  per  esempio  nella  restituzione  dell’anticipo  fornitura pagato  e  non  ancora  riconsegnato  da  chi  di  dovere.  Ovviamente  ed  a  prescindere  dai  “desiderata” Consac.  Per quanto  riguarda  i  toni pseudo  intimidatori con  i quali Consac S.p.a.  formula  inviti al Comitato A.B.C. di ricorrere  alla magistratura,  invece  di  “minacciare  azioni  giudiziarie  rispetto  a  tale  problematica  senza mai attuarle”, non sta certo alla nota azienda decidere come, ed  in che modo,  il Comitato debba onorare  i suoi impegni  con  la  cittadinanza.  Riteniamo  che  la  suddetta  società  non  sia  deputata  né  a  screditarlo  né  a denigrare l’interlocuzione di A.B.C. con i cittadini di Sala Consilina,  un’interlocuzione guadagnata sul campo con  l’impegno  a  promuovere  i  referendum  popolari  per  decidere  sul  trasferimento  del  servizio  idrico comunale  ad  una  società  per  azioni  di Vallo  della  Lucania. Consultazioni  cittadine  della  cui  opportunità  e giustezza il Comitato continua a credere, auspicando che la magistratura riconosca alla comunità il diritto di esprimersi  su  questa  scelta  fondamentale  a  favore  dell’acqua  bene  comune  di  contro  alle  decisioni
dell’amministrazione comunale, che ha rifiutato il ricorso allo strumento referendario.   Se il Consac vuole manifestare le sue opinioni al riguardo non ha altro da fare che chiedere di entrare a far parte del Comitato ABC e, qualora optasse per  tale decisione,  la sua  istanza sarà valutata con  l’attenzione
necessaria ma, sino ad allora, il Comitato A.B.C. è in grado di decidere autonomamente le proprie strategie. Di  certo  non  abbisogniamo  dei  “suggerimenti”  di  chi  è  portato  a  “cantar  storie”  senza  per  nulla  separarle dall’interesse ad esse collegato mistificandone la portata, come nel caso in esame allorquando si attribuisce al comitato l’intento di “preannunciare azioni a tutela degli utenti”, diffamando così la sua dignità in maniera
improvvida ed inopportuna. A.B.C.  vuole,  altresì,  tranquillizzare  la  nota  azienda  di  gestione:  non  rientra  nel  suo  stile  concorrere  a
screditare chicchessia. Quindi “dorma tranquillo”, pare ci si metta già di suo… Basta leggere!!!
             
Comitato ABC – Acqua Bene Comune – Sala Consilina