Salerno: Cisal, allargare consorzio aeroporto

Giovanni Giudice: «Nonostante gli enormi sforzi economici e politici, dobbiamo constatare che la Regione Campania non sia interessata al decollo della struttura, prezioso snodo di collegamento e incredibile occasione di sviluppo non solo del turismo  del territorio ma anche dell’economia industriale della provincia». Allargare il consorzio dell’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi alle Regioni e alle Province limitrofi al territorio salernitano. E’ questa la proposta lanciata dal segretario generale della Cisal Terziario Campania, Giovanni Giudice, che vede nell’ampliamento del Cda dello scalo salernitano un’occasione per lo sviluppo dell’infrastruttura. «Accogliamo con soddisfazione l’ipotesi dell’entrata della Regione Basilicata all’interno del consorzio aeroportuale del Costa d’Amalfi. L’operazione fu suggerita già da noi qualche anno fa e ci fa piacere constatare che ci possa essere qualche possibilità di un futuro intervento di un’altra Regione, dato che sono più di quattro anni che la Campania latita nel far decollare l’infrastruttura». Così il segretario generale delle Cisal Terziario Campania, in merito all’ipotesi di una possibile entrata della Regione Basilicata all’interno del consorzio Costa d’Amalfi. Giudice punta il dito contro il passato gestionale della Regione Campania che non ha permesso lo sviluppo dell’infrastruttura: «Nonostante gli enormi sforzi economici e politici, dobbiamo constatare che la Regione Campania non sia interessata al decollo della struttura, prezioso snodo di collegamento e incredibile occasione di sviluppo non solo del turismo del territorio ma anche dell’economia industriale della provincia. Infatti, ci sono realtà a noi vicine, come proprio la Basilicata, che possono essere fortemente interessate al nostro scalo, per motivazioni di carattere non solo geografico, essendo più vicino di quello di Napoli, ma anche logistico, per lo sviluppo del tessuto lavorativo».  «I politici locali hanno il dovere di aprire il consorzio a chi vuole il bene di questo aeroporto. Dalle vicine Calabria e Basilicata e da alcune Province come quella di Avellino, oltre a nuove forze economiche, potrebbe arrivare quella marcia in più che permetta all’aeroporto di decollare».  «Guai a fare campanilismo», avverte Giudice. «Sarebbe l’ennesima figuraccia per una classe politica che fino ad ora, in molti casi, non si è contraddistinta per la sua efficacia».