Eboli: Sel, Coda di Volpe, assemblea cittadini Santa Cecilia

Si è svolta ieri sera, nel centro sportivo Spartacus a Santa Cecilia di Eboli un’assemblea pubblica dei cittadini della zona e del comitato civico per discutere della vicenda del sito di Coda di Volpe dove, a distanza di anni dalla sua chiusura, continua ad ospitare ancora migliaia di ecoballe non smaltite. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato i dirigenti del circolo ebolitano di Sinistra Ecologia Libertà e il segretario provinciale, Gerardo Calabrese, è stata ribadita la necessità di rimuovere le balle ancora presenti. Dalle immagini documentali proiettate e dalle testimonianze dei cittadini – ha affermato il segretario cittadino di Sel, Carlo Manzione –  è emersa in tutta la sua evidenza la drammaticità del degrado ambientale e dell’impatto ecologico e abitativo che il sito, originariamente ideato come depuratore per il miglioramento del sistema fognario delle zone costiere e per l’approvvigionamento di risorse idriche per i terreni della Piana, rischia di avere sul territorio e sulla vivibilità nell’area e nel nostro comune. Sosteniamo e facciamo nostre le richieste del presidente del comitato, Domenico Alfano, del sacerdote don Daniele Peron e di tutti i cittadini in merito alla ripresa immediata dei controlli e delle analisi delle acque accumulatesi nel tempo, lo svuotamento della vasca, la rimozione rapida delle balle rimanenti, la bonifica del terreno circostante, la rimessa in sicurezza dell’intera area e il ripristino della funzione originaria del sito di Coda di Volpe, per la quale erano stati stanziati i fondi europei.A  queste richieste occorre dare immediata risposta – ha continuato Manzione – evitando che la fase transitoria della gestione dei rifiuti, legata sia alla possibile abrogazione delle province, che hanno tuttora competenze in merito, sia alla prossima applicazione della nuova legge regionale sui rifiuti, produca uno sterile rimpallo delle competenze che rischia di allungare i tempi della soluzione del problema. Accogliamo, però, anche l’invito di Confagricoltura a non suscitare inutili allarmismi, nella convinzione, però, che la risoluzione in tempi brevi di questo problema potrà contribuire anche al rilancio dell’agricoltura e dell’economia dell’intera area. Non abbasseremo la guardia – ha promesso Manzione – e sosterremo con convinzione la mobilitazione dei cittadini e incalzeremo le istituzioni competenti, coinvolgendo i nostri rappresentanti locali e nazionali.