Salerno: Scrittura creativa al Liceo “G.Da Procida”

Il delitto di Perugia: Tra la notte del 1 e del 2 novembre 2007 è stata assassinata, nel suo appartamento di Perugia, la studentessa statunitense Meredith Kercher. Causa della morte un’ emorragia per una ferita al collo procurata da un’arma da taglio. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto da parte delle forze dell’ ordine, intervenute sul luogo del delitto su segnalazione degli stessi soggetti su cui si sono appuntati i primi sospetti. Inizialmente è sembrato che degli sconosciuti si fossero introdotti nell’ appartamento attraverso una finestra, ma tale versione dei fatti è apparsa subito poco credibile e contraddetta da una serie di indizi. In primo luogo Meredith condivideva l’appartamento con altre tre ragazzi tra i quali, accusati dell’omicidio, Amanda Knox, Raffele Sollecito e Guede. Si è arrivati  al ritrovamento dei due telefoni di Meredith attraverso una telefonata anonima ad una signora: conseguente l’ arrivo della Polizia. Successivamente le forze armate, in seguito alle chiamate di Sollecito, davanti agli alloggi delle quattro studentesse, dove trovato con la Knox. Subito i due affermarono che, nell’appartamento era avvenuto un furto; bisogna però dire che le prove contro l’ipotesi di tale reato, molteplici. Innanzitutto non era stato sottratto nessun oggetto di valore dalla stanza della Kercher; inoltre, i pezzi del vetro frantumato, ritrovati sopra gli oggetti presenti nell’appartamento, a dimostrazione che il vetro era stato spaccato successivamente al presunto furto. Il tutto per depistare le indagini e spostarle su altri autori. In seguito però, le numerose prove, non hanno lasciato dubbi sui reali colpevoli del crimine. Michela Martirano, Maria Chiara Merola, Giuliana Landi, Francesco Fortunato, Davide Raimondi

Ancora in corso indagini omicidio Yara Gambirasi: Le indagini sul delitto di Yara Gambirasi proseguono ancora. Scomparsa il 26 novembre 2010, Yara viene ritrovata qualche mese dopo dai cani della Polizia in un campo a poche miglia dalla palestra. Il 26 novembre, la ragazza esce dalla palestra , dove s’allena. Non rientrerà mai più a casa! Dopo accurate indagini la deduzione che era stata uccisa proprio nel luogo dove ritrovata, con colpi d’arma da taglio. In seguito al ritrovamento del cadavere, gl’inquirenti si sono concentrati sulle tracce del Dna presenti sul corpo della vbittima. Ma ancora le indagini non hanno portato a nessun presunto assassino, per cui il caso è ancora aperto.Rossella Opromolla

Alberto Stasi: omicida o fidanzato perfetto?: Garlasco, provincia di Pavia. Il 13 agosto del 2007 Chiara Poggi, 26 anni laureata in economia, è  uccisa nella sua villa. Unico indagato e probabile assassino, il fidanzato ventiquattrenne Alberto Stasi. Il 9 aprile vi sarà ial processo d’appello bis a Milano. Le prove riconducono allo scorso aprile, in cui Stasi è stato assolto. Il ragazzo ha dichiarato d’essersi recato all’abitazione della vittima dopo averle telefonato varie volte  senza ricevere risposta. Giunto al luogo del delitto, avrebbe trovato i l cadavere riverso sulle scale della cantina con il cranio fracassato. Secondo gl’inquirenti, Chiara sarebbe stata uccisa verso le 11,00 con un oggetto appuntito. L’ultimo colpo mortale! Probabilmente conosceva il suo aggressore visto che gli ave a aperto nonostante fosse in pigiama. Le indagini hanno rivelato tracce di Dna compatibile con quello di Chiara sui pedali della bici di Alberto; inoltre è stato trovato  materiale pedopornografico sul pc del ragazzo. Il pm, perciò, ha tenuto in fermo Alberto per quattro giorni. Successivamente scagionato, viste le prove insufficienti e  non convincenti per giustificare l’arresto. Il pm poi, ha richiesto il rinvio a giudizio. L’aprile del 2009 Stasi è stato assolto con rito abbreviato. Ora il caso Garlasco è stato riaperto. Le indagini riveleranno il vero colpevole? Chiara Poggi riceverà giustizia? Irene Castiglione e Gaia Di Florio

Sara Scazzi uccisa dalla gelosia: Condannati in 1° grado la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano con l’accusa d’omicidio doloso aggravato. Michele Misseri si autoaccusa per difendere le due donne. Il 26 agosto 2010, avviene ad Avetrana l’omicidio a danno della quindicenne Sara Scazzi. Inizialmente le indagini della Polizia sono orientate verso la fuga della ragazza o su un sequestro ad opera di un uomo. Le ricerche della quindicenne vanno avanti per tutto il mese di settembre, con un crescendo d’interesse mediatico. La notizia del ritrovamento del cadavere viene comunicata in diretta televisiva dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” Solo dopo numerose indagini la principale sospettata risulta essere la cugina Sabrina, mossa da una forte gelosia per le attenzioni che Sara riceve da Ivano Russo, cuoco d’Avetrana, del quale Sabrina è innamorata. La vicenda va avanti per lungo tempo, a causa delle diverse versioni dei fatti fornite dallo zio Michele Misseri, autoaccusatosi dell’omicio della nipote, ma solo successivamente scagionato dall’accus . Il 20 aprile 2013 attesa ulteriore chiarezza sul crimine, sperando che venga fuori il vero colpevole del delitto. Sara Certini e Lia Cantarella