Salerno: No Crescent, intervenga Prefetto
Il Consiglio comunale archivia la questione dell’incompatibilità del Sindaco. E il Prefetto dov’è? Città senza legalità e senza controllo. Il comitato No Crescent più volte aveva evidenziato la situazione di illegalità nella quale si è trovata la città di Salerno, con il sindaco decaduto sin dal 3 maggio 2013 e un consiglio comunale che ha fatto di tutto per non decidere, violando reiteratamente l’articolo 69 del Testo unico degli enti locali che l’obbligava a determinarsi sull’incompatibilità entro dieci giorni dalle osservazioni presentate dal primo cittadino il 9 agosto scorso. Durante questa persistente illegalità gli organi comunali hanno adottato determinazioni, anche riguardanti il Crescent e il comparto di Santa Teresa, assumendo oneri ed obblighi in carenza di potere. Il consiglio comunale nella giornata di ieri ha potuto finalmente “lavarsi la coscienza” dando seguito alla strategia volta a non decidere. Tutto a scapito della legalità e dello Stato di diritto. Uno Stato che è rimasto in silenzio, lì dove il Prefetto, per circa un anno, non ha assunto alcun provvedimento né azione legale, pure doverose per il ruolo di controllo sugli organi degli enti locali che svolge ai sensi del decreto legislativo 267 del 2000. Il Prefetto, infatti, non ha agito né nei confronti della situazione di incompatibilità del Sindaco né nei confronti della inadempienza reiterata per oltre sette mesi del consiglio comunale. Il comitato, ancora una volta, ha diffidato il Prefetto, il Ministro Alfano e il Capo dello Stato Napolitano perché provvedano allo scioglimento immediato del consiglio comunale.