Battipaglia: Etica su scioglimento consiglio comunale “Tanto tuonò che piovve!”
Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il consiglio comunale di Battipaglia “all’esito di approfonditi accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata”. Avevamo sperato che si trattasse solo di voci, pur circolanti da troppo tempo e troppo insistenti. Invece la mazzata è arrivata. Non bastavano il dissesto finanziario, l’indebitamento spaventoso e il livello di tassazione insopportabile, o l’azzeramento dei servizi ai cittadini. Non bastava l’immagine della città infangata dalle vicende di chiusura dell’ultima amministrazione o i danni prodotti sul tessuto imprenditoriale. La città ora è segnata. Un marchio indelebile, che offusca 80 anni di storia, che mortifica le genti che questa storia hanno contribuito a scrivere, portando un borgo a diventare città di riferimento di un’area di grande produttività e ricchezza materiale e culturale. Ma noi di Etica per il Buon Governo non ci stiamo. Noi affermiamo con forza che Battipaglia non è città di camorra: i battipagliesi non sono gente di camorra! Riteniamo che se qualcuno, tecnico o politico che sia, abbia avuto una condotta colludente con la criminalità, questo qualcuno debba pagare: debba essere individuato e punito, ma non può un’intera città essere marchiata per responsabilità di figure e interessi ben individuati. Noi di Etica per il Buon Governo abbiamo più volte denunciato, in diverse conferenze stampa, il sistema arrogante di potere costruito da decenni nella nostra città. Il segretario di Etica ebbe il coraggio di denunciare pubblicamente la deriva che i politici e gli amministratori locali stavano alimentando. Il risultato fu la querela contro il nostro segretario, deliberata dalla Giunta Municipale e da Santomauro su iniziativa di vari consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, e pagata con i soldi pubblici. Quelle denunce, le nostre denunce, hanno impegnato la magistratura in più di un procedimento penale e oggi appare a tutti chiaro che avevamo visto giusto. Ad oggi tutte le querele contro Etica e il suo segretario di allora sono archiviate, mentre arriva il decreto di scioglimento che lascia una città attonita e sempre più preoccupata per il futuro. In piena crisi economica, la nostra città non può permettersi un ulteriore periodo di commissariamento. La nostra città deve produrre uno scatto d’orgoglio in nome dei valori delle generazioni che ci hanno preceduto e che la nostra città hanno edificato e fatto crescere. Da questa brutta situazione si esce solo se, da cittadini responsabili, prendiamo in mano le redini e le sorti di questa Città unificando le forze e le ragioni, senza steccati ideologici e pregiudizi, isolando coloro che in tutti questi anni hanno provocato ed esercitato ritorsioni e clientelismi, con arroganza e tracotanza. Etica per il Buon Governo annuncia fin da oggi che: darà mandato legale per verificare se ci sono le condizioni per opporsi al decreto di scioglimento e per proporre eventualmente ricorso; sabato 12 aprile terrà una grande manifestazione pubblica, a cui invitiamo tutte le forze sane, le persone pulite, gli imprenditori e le forze sociali e culturali per gridare insieme che Battipaglia non è città di camorra; avvierà ogni iniziativa tesa a riunire ogni sano anelito civico al fine di superare la degenerazione della politica e del potere.
Etica per il Buon Governo