Mercogliano: L.A.A.V. “L’Amante”
La Compagnia Teatrale L.A.A.V. Presenta L’Amante di Harold Pinter con Roberto Lombardi e Antonella Valitutti regia Licia Amarante Sabato 12 aprile – ore 20,30 Domenica 13 aprile – ore 18,00 TEATRO 99 POSTI Via Traversa, Mercogliano (AV). L’Officina Teatrale L.A.A.V. è un progetto artistico salernitano, nato nel 2009, da un’idea di Licia Amarante e Antonella Valitutti. Il cuore del progetto sono le sue Compagnie teatrali, quella dei Giovani (L.A.A.V. Giovani), e quella dei Professionisti (Compagnia L.A.A.V.). Con una attenzione particolare al repertorio teatrale contemporaneo, la Compagnia ha riscosso un notevole successo di pubblico esibendosi in prestigiosi teatri quali i teatri Lo Spazio e il Keiros di Roma, la Sala Moliere e il Teatro Primo di Napoli, il teatro della Ginestra di Cosenza, il Festival Dieci Lune di Napoli. Ulteriore successo della direzione artistica di L.A.A.V. è, senza dubbio, la rassegna salernitana di drammaturgie contemporanee “Out of Bounds”, patrocinato dal Comune di Salerno, giunto alla sua seconda edizione. Un attenzione importante verso le nuove drammaturgie, le compagnie d’autore, la formazione del pubblico e la rivalutazione del territorio. Con le produzioni teatrali di L’Amante, La Menzogna di Suzanne A. e Parole che fanno rumore (studio su Fiori d’Agave di Francesco Silvestri, presentato inoltre nell’ambito del Festival 10 Lune 2013 di Napoli) L.A.A.V. Officina Teatrale ha concorso per i Premi Ubu 2012, promossi dall’Associazione Ubu per Franco Quadri. “Ruoli, etichette, abitudini. Di questo si nutre la sana vita borghese, sempre pronta a catalogare, inquadrare, delimitare – scrive a proposito dell’Amante la giornalista Gemma Criscuoli nella sua recensione apparsa sul “Roma” (settembre 2012), all’indomani della rassegna “La notte dei Barbuti” – A volte, però, nasce il desiderio di rinnovare quello stanco copione che è la vita con risultati spiazzanti”. Lo spettacolo teatrale ruota intorno ad un rapporto matrimoniale sui generis. Un amante che, in fondo, non è un amante. O forse sì? Harold Pinter, premio Nobel per la letteratura, acuto osservatore delle convenzioni e delle confortanti assurdità del nostro moderno vivere, nella sua opera più conosciuta L’Amante, si diverte, con feroce ironia, a far esplodere le contraddizioni soprattutto quando si nascondono dietro un’apparente ed ipocrita normalità. Con garbo e trasgressione, indaga la problematica convivenza di una coppia, apparentemente ordinaria, ma in realtà sfibrata dalla routine quotidiana. Lo spettacolo non esplora solo l’eterno gioco dell’erotismo e della seduzione amorosa, ma si immerge nei terreni paludosi delle emozioni in bilico tra realtà e apparenza, noia e trasgressione sperimentando l’ambiguità dei desideri. Pinter pone l’accento sulla difficoltà di gestire un rapporto di coppia e, come sempre nei suoi testi, riesce a dare uno spaccato impietoso della società contemporanea. La messa in scena è essenziale, proprio per porre maggiormente l’attenzione sulla parola. Una coppia – così appare agli occhi dei protagonisti Antonella Valitutti e Roberto Lombardi – che per sfuggire alla monotonia della quotidianità elabora un intricato e divertente gioco di ruoli. “Nel segnace e divertito equilibrio che gli attori creano incarnando con cura ogni sfumatura del testo, emerge il sarcasmo acuminato di Pinter- continua la giornalista- che mette in guardia da tutte quelle categorie che pretendono, con arroganza, di avere tutte le risposte”.