Salerno: Peduto, mancato rifacimento manto stradale
Il portavoce cittadino di FRATELLI D’ ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE, Rosario Peduto, in una nota stampa, raccolte le perplessità dei cittadini, esprime il suo disappunto per l’ennesima falsa promessa fatta, ad ottobre dello scorso anno, ai cittadini del rione La Mennola, da parte dell’amministrazione comunale – per bocca dell’Assessore alla Mobilità, Luca Cascone – circa il rifacimento di un manto stradale già particolarmente usurato e poi letteralmente “disastrato” da una serie di lavori realizzati in maniera non corretta per la riparazione della rete ENEL e per il cablaggio della zona con l’installazione delle fibre ottiche, ad opera della TELECOM: “ Il 16 novembre dello scorso anno, l’Assessore alla Mobilità Luca Cascone, nel corso del programma “Viaggio nei quartieri” dell’emittente televisiva locale TV OGGI, dichiarò testualmente : “Cercheremo di mantenere questa promessa: dall’inizio del 2014 vi sarà un recupero della fase manutentiva in tutta la città circa lo stato del fondo stradale. La Mennola e via S. Calenda sono sicuramente una delle priorità dato che già mesi fa avevamo constatato lo stato fatiscente delle strade della zona, danneggiate anche da lavori svolti in maniera non corretta”. Siamo a metà aprile 2014 e quella promessa fatta pubblicamente è rimasta, come sempre, lettera morta, con grande irritazione dei cittadini della zona che assistono quotidianamente allo sfaldarsi in più punti del manto di asfalto che mette in serio rischio la salute e la sicurezza di pedoni ed automobilisti. Noi chiediamo, raccogliendo il disappunto dei cittadini, che almeno questi interventi – che hanno il carattere dell’urgenza per la loro evidente incidenza sulla sicurezza dei cittadini – siano finalmente e concretamente al centro dell’agenda amministrativa, utilizzando i fondi a disposizione ( nel caso di specie, ad esempio, i 5.000.000 di euro concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti ) per interventi soprattutto manutentivi e non più per iniziare opere in ogni dove che hanno ovunque il tratto fallimentare dell’ incompiutezza. Il momento di crisi e di bilanci degli enti sempre più ridotti deve necessariamente produrre un cambio radicale nell’azione amministrativa, URBANIZZANDO DI MENO e RIQUALIFICANDO DI PIU’ “.