Embrioni scambiati…figli delle stelle?

Rita Occidente Lupo

Figli di un dio minore…o delle stelle, canticchiando un famoso motivo anni ’80, di Alan Sorrenti! Alla luce di embrioni mutuati e di uteri in affitto, di provette “fai da te” e di single genitori! La vita umana, da sempre un evento ed un mistero, ultimamente sconvolta dalla scienza avanguardista: che poi chiama in causa le toghe. Verdetto: il figlio, di chi lo partorisce! I nati dalla provetta, un tempo potevan vantare almeno la conoscenza genitoriale; il recente episodio all’ ospedale Pertini in Capitale, non il primo, fa comprendere come la bioetica e la fecondazione anche eterologa, incedano nella delegittimazione. Il raccapricciante caso romano, oltre ad accentare il valore della maternità, denuda un sistema sanitario, precario! Un tempo,  i bambini nascevano “Sotto i cavoli” o  restavano tra trine e tulle dinanzi alle ruote di carità:  quando la cicogna allungava il suo becco, nel depositare il fagottino “indesiderato”, la cura d’occultare il bebè “clandestino”. Non di sopprimerlo! Tantomeno di “fabbricarlo”! Oggi, che la scienza ha confortato le attese di coppie sterili da un lato, denudando ancora dall’altro, chi “cestina” la propria creatura, bello o brutto anatroccolo, il dramma della confusione identitaria. E la manipolazione genetica, che non demorde dal voler addirittura confezionare a proprio piacimento il prodotto di un’unione! La famiglia, quella un tempo patriarcale, poi mononucleare e contratta nelle sue nuove generazioni, oggi più che mai insidiata. Lo stesso termine sortisce lo scarabocchio del tempo: coppie omo, che chiedono l’iscrizione civile nuziale, anche se avvenuta in altri Paesi. Ed i figli, in adozione o affidamento, quando non nati nella coppia stessa. Il nascituro, finisce per ritrovarsi quasi affetto da diplopìa nel batter le palpebre sulla nuova vita: due genitori che, seppure armati di ogni pia intenzione, nel volersi prender cura di lui, non coppia etero, ma omo! Dalla parte dei minori, degl’infanti, che non chiedono di venire al mondo, per trastullare gli adulti o per sentirsi eroi di un nucleo che tra biberon e carrozzine, rimanda responsabilità nella crescita evolutiva, non si colloca alcuno! Dissidenti teorie del nostro tempo, di filosofi laici che, in punta di piedi, puntano gli artigli nel portare avanti le proprie tesi, ostentanti armonico sviluppo della personalità di minori, allevati in nuclei omo, aprono una breccia nella famiglia tradizionale, rischiando di far smarrire identità e fisionomia ad un istituto fondamentale della civiltà.  Alla finestra di un mondo che corre troppo in fretta, per lasciar spazio all’umana riflessione, scontentando ed esasperando chi non riesce a reggere la corsa del tempo e ad adeguarsi alle storture d’epoca, senza lenti bifocali, la latente razionalità: la natura, storpiata ed alterata nel suo regolare processo riproduttivo. Ritmi accelerati, fecondità mistificata allo spasimo…con le debite conseguenze. Senza moralismi sterili, qualcuno azzarda il proprio habitus mentale, non infarcito di sovrastrutture epocali. Agogna la semplicità, nella macchina del tempo, ripercorrendo un humus agreste, nel quale poter ricreare le condizioni essenziali dell’umanità. Dimenticate, nel momento in  cui il braccio inferocito, dà spazio alla violenza di genere, ritorcendosi addirittura contro la propria creatura. O addomesticando gli attimi, per contare le attese di settimane di gestazione, prima di salutare nuovi nati, grazie al concorso di partner anche sconosciuti, certi solo desser figli delle stelle!