India: parità di diritti per gli “eunuchi”

di Rita Occidente Lupo

In tema di parità di diritti non cessa l’avanzata delle categorie, che da anni sgomitano per il riconoscimento del proprio sesso, anche anomalo. E’ il caso dell’India che, dopo aver a lungo marcato chi fuori dall’eterosessualità, ha riconosciuto i transessuali come “terzo genere”, garantendo pari diritti, nei posti di lavoro e nelle scuole. Cessa la discriminazione verso “eunuchi” o ‘hijra’, molti dei quali castrati alla nascita. Per loro, stesso trattamento di cui godono le ‘caste basse’ e ‘posti preferenziali’ sul lavoro e nella scuola. Avranno anche diritto alle cure mediche. La comunità, che rappresenta circa 3 milioni di persone, era già stata riconosciuta dalla Commissione Elettorale indiana. I giudici hanno accolto una causa collettiva presentata nel 2012, in cui si chiedeva di includere una terza categoria per  l’ammissione al sistema scolastico e alla sanità pubblica. Abrogato il  reato di omosessualità reintrodotto dalla stessa Corte Suprema lo scorso dicembre per i transessuali, eunuchi o ‘hijra’, permane per gli omosessuali o bisessuali.