Salerno: Ordine degli Architetti, rilettura “é… fragile…” di Silvio D’Antonio

L’Ordine degli Architetti di Salerno, da sempre sensibile alle iniziative culturali, ha ospitato l’11 aprile scorso una rilettura della performance “é… fragile…” (1975) di Silvio D’Antonio. La seconda edizione del libro d’artistaedita da D&P Editori –  Bracigliano (Sa), con nota di Massimo Bignardi e stampato dalle Arti Grafiche Cecom, è stata presentata dal presidente dell’Ordine Maria Gabriella Alfano, che ha introdotto la serata facendo gli onori di casa e presentando gli ospiti. I relatori,prof. Alberto Mirabella e prof.ssa Annamaria Giarletta, dell’Università degli Studi di Salerno, hanno discusso con l’artista ed hanno anticipato la lettura del testo eseguita dall’attore Gabriele Vincenzo Casale che è stata incorniciata da una serie di brani di Fabrizio De André eseguiti da “La gonna di Jenny”, band salernitana composta da A. Ferrentino, S. Bignardi, M. Provitera, W. Simonis, G. Caiazza., che ha legato i testi del cantautore all’opera di Silvio D’Antonio. […] drogarsi di vita … sostenerci per non crollare … e poi amare…sì amare…fregarsene”[…] il passaggio dell’opera su cui si è soffermato il prof. Mirabella, lasciando agli ospiti due domande: La presenza della morte nella vita è essenziale alla nostra felicità? La morte è nella natura dei viventi? “Io rispondo affermativamente perché solo così possiamo sostenere il motto: ex morte vita, ovvero andare dalla morte alla vita”! Lodevole anche l’intervento della prof.ssa Giarletta, che spiega:“Quando si prende in mano … è fragile … di Silvio D’Antonio si ha immediatamente la percezione che non si tratta di un semplice volume ma di un libro oggetto d’arte nel quale si fondono e si confondono arti visive e poesia”.E si sofferma su un punto saliente:“Le categorie spazio temporali della razionalità, attraverso la ripetizione costante dei “punti neri” che inframmezzano e intersecano la narrazione, dipingono sulla pagina il tentativo senza esito dell’autore di trovare uno scoglio al quale appoggiarsi per evitare il precipizio, ma lo sforzo di aggrapparsi alla realtà è inondato dalla fragilità dell’uomo contemporaneo che non ha più alcuna certezza se non l’essere in balia della perdita di un punto fermo a cui riferirsi”. Silvio D’Antonio è tuttora impegnato nella produzione di opere dal carattere poliedrico che esulano dagli schemi dell’artista tradizionale coadiuvando architettura, pittura, scultura e poesia. Hanno scritto di lui: Prof. Alberto Mirabella, prof. Enrico Crispolti, prof. Filiberto Menna, prof. Giulio Carlo Argan, prof. Eduardo Sanguineti, prof. Massimo Bignardi, prof.ssa Annamaria Giarletta, prof. Eduardo Sanguineti, prof. Massimo Bignardi, prof.ssa Annamaria Giarletta. Il buffet non è stato lasciato al caso. La cake-art a cura di Annamaria Molinari (Le torte di Mariuccia) ha proposta la versione del libro “è … fragile …” attraverso torte e dolci di elevata creatività e manifuttura, tanto da ricevere il plauso dei convenuti alla manifestazione.