Salerno: “Sindrome down – aspetti assistenziali, sociali e organizzativi”
Martedì 29 aprile (ore 9), nella Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici di Salerno, si terrà il convegno “La sindrome di Down – aspetti assistenziali, sociali e organizzativi”. ll Convegno, promosso dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, è rivolto a medici, volontari ed operatori socio-sanitari, addetti dell’educazione e alle famiglie e ha lo scopo di approfondire la conoscenza sugli aspetti diagnostici e terapeutici della Sindrome di Down, la più frequente anomalia cromosomica, identificata nel 1959 dal fondatore della genetica clinica Jérôme Lejeune.“In media 1 neonato ogni 800 bambini nati – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Bruno Ravera – presenta la sindrome di Down: si calcola che inItalia vi siano pertanto circa 48.000 persone Down: 11.000 nella fascia di età 0-14 anni, 32.000 fra i 15 ed i 44 anni, 5000 oltre i 44 anni. Il deficit cognitivo è associato anche a caratteristiche somatiche e al coinvolgimento di diversi apparati quali quello cardiovascolare, gastroenterico, visivo, con numerose complicanze di organo anche di tipo autoimmune ed ematologico. Tutto questosi traduce in un aumento della complessità dei bisogni della persona il cui carattere principale non è solo sanitario, ma la somma di esigenze personali e sociali di fronte alle quali cresce la difficoltà di trovare modalità adeguate di risposta da parte dell’intero territorio. La giornata, attraverso testimonianze dirette di associazioni ed operatori socio sanitari – conclude Ravera – vuole essere anche l’occasione per una riflessione metodologica sugli interventi di protezione e presa in carico delle persone con sindrome di Down e dello loro famiglie, con l’obiettivo di offrire risposte concrete alle reali necessità e ai bisogni della persona per il miglior inserimento nella vita sociale”.I lavori prenderanno il via alle ore 9 con i saluti di Bruno Ravera, Presidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno; Lucio Romano, Senatore della Repubblica Commissioni Igiene e Sanità Promozione Diritti Umani; Vincenzo Viggiani, Direttore Generale A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona; Vinicio Lombardi, Presidente Sezione Campana Associazione “Medicina e Persona”. Modereranno Giovanni D’Angelo, Direttore U.O. di Cardiologia ASL Salerno P.O di Eboli – Vice Presidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno e Luisa Pellegrino, Medico di Medicina Generale – Consigliere Segretario Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno. Interverranno: Enza Maria Valente, docente di Genetica Medica Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno (La Neurogenetica nello studio della sindrome di Down); Pietro Vajro, docente di Pediatria Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno (Gli aspetti clinici e l’espressione polimorfa della sindrome di down); Giuseppe Santoro, Cardiologia Pediatrica SUN Ospedale Monaldi Napoli (Complicanze cardiologiche nella persona con sindrome di down: dall’età pediatrica all’età adulta); Umberto Esposito, Primario Odontoiatria Ospedale Cardarelli Napoli (Aspetti clinici e terapeutici in odontoiatria) e Giangennaro Coppola, docente di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno (Disturbi comportamentali e psichiatrici). Alle ore 11.20 si terrà una discussione e a seguire la tavola rotonda: “Più voci, un unico obiettivo: la crescita armonica della persona con sindrome di down”. Coordineranno: il Direttore DSM Area Centro e Sud ASL Salerno Walter Di Munzio e la giornalista Imma Della Corte. Interverranno: il neuropsichiatra infantile Salvatore Iannuzzi, il Pediatra ASL Salerno Pio Vicinanza, il Medico di Medicina Generale Mario De Santis, il fisiatra A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Salerno Lucio Cannaviello e il Vice Presidente Nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani Giuseppe Battimelli. I lavori riprenderanno alle ore 14.40 con la tavola rotonda “Aspetti sociali, assistenziali, comportamentali, giuridici nella gestione della persona con sindrome di down”. Modereranno: il giornalista de “Il Mattino” Antonio Manzo e il Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Bruno Ravera. Interverranno: la Dirigente Settore Sociosanitario Regione Campania, Marina Rinaldi, il docente di Sociologia dei Processi Culturali e diMetodologia Università degli Studi di Salerno, Natale Ammaturo, la Dirigente scolastica Liceo Statale Alfano I Salerno, Elisabetta Barone e il Presidente Tribunale per i Minorenni di Salerno, Pasquale Andria. A partire dalle ore 15.30, si susseguiranno alcune testimonianze delle associazioni di volontariato e di assistenza (Special Olimpic Salerno – Maria Luisa De Nigris; Scisar Istituto di Musicoterapia Salerno e Napoli –Carolina CarpentierI; Nuovo Elaion Eboli – Cosimo De Vita; Accademia Antonio Pirpan “Pasticcieri si Nasce” – Fulvio Russo; Associazione Pianeta 21 Salerno – Barbara Pierri; Fondazione SalernumAnffas Onlus – Salvatore Parisi; Associazione Sindrome di Down Regione Campania – Adriano Tedeschi). La giornata si concluderà(ore 16.50), sempre all’Ordine dei Medici di Salerno, con la presentazione della mostra, “Che cos’è l’uomo perché te ne ricordi?” Genetica e natura umana nello sguardo di Jérôme Lejeune,che verrà allestita, dal 29 aprile al 10 maggio (ore 10-13; 16.30-19.30) nel Tempio di Pomona. Nella sala Conferenze dell’Ordine dei Medici, interverranno: Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno; Sabato Cioffi, medico di Medicina Generale; AudeDugast, Esperta in Bioetica: postulante causa beatificazione di Lejeune e Carlo Soave, docente di Genetica Università degli Studi di Milano-Curatore della mostra. La mostra, curata dall’Associazione Euresis e dalla Fondazione Jérôme Lejeune, vedrà l’esposizione di quaranta pannelli sul tema l’uomo e il suo destino. Quella che viene proposta è un’indagine sulla “natura umana” a partire dalla testimonianza di Jérôme Lejeune, seguendo gli sviluppi della genetica clinica e attraverso un confronto con le più recenti acquisizioni della biologia evoluzionista sul determinismo genetico.