Salerno: Europee, il sindaco Ferrandino “Insieme in Europa!”
Con grande afflusso di pubblico, presso il comitato elettorale del candidato Pd alle europee Giosi Ferrandino, una convention in apertura della campagna elettorale del sindaco ischetano, voluto dal consigliere comunale salernitano Ginetto Bernabò. L’incontro, tra numerosi amministratori pubblici, quali il sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando, coordinato dal direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo. Sull’apertura di benvenuto, Bernabò, che ha rimarcato il ruolo dei Democratici in una campagna elettorale accesa, che vede un’Europa spesso lontana dai cittadini, ma più che mai una grande madre per tutti gli aderenti all’Unione. Grazie all’imprimatur renziano, il Paese continuerà a porgere il suo prezioso contributo in termini di ripresa, occupazione, sanità, sul tavolo di Bruxelles. “Nel momento in cui la stessa sanità, spesso basata sul volontariato- ha aggiunto Carmen Guarino, direttore di Rete Solidale– arranca per precarie condizioni in cui la normativa vigente avviluppata.” Una Salerno che comunque non sarà esclusa dai nuovi circuiti europeisti, quanto emerso dall’intervento del capogruppo regionale on.Lello Topo, che alle domande su trasporti pubblici, Sanità, porto, ha stigmatizzato come il napolicentrismo non farà la parte del leone, nel momento in cui Salerno mostrerà di avere idee ben chiare, sui candidati da scegliere per rappresentarla alle europee. Una campagna elettorale che richiede energia, voglia di porsi dalla parte dei cittadini, ha concluso Ferrandino, dichiarando la sua piena disponibilità, come nelle altre 5 regioni che lo vedono esponente alla competizione in quota Pd, a voler ricevere un consenso elettorale da spendere a servizio dei cittadini. Come la sua attività amministrativa, che da anni lo registra Sindaco ad Ischia, dopo 3 campagne amministrative. Oltre alle battaglie per il consiglio provinciale. Dinanzi al paventato astensionismo elettorale, il rischio istituzionale d’un Paese che ha tanto da rimandare in Europa, in termini di civiltà, cultura, storia. Renzi, ultima spiaggia e speranza d’un Paese che, oltre a fondi a lumicino, registra gli stessi enti imbavagliati dal patto di stabilità, per l’erogazione delle risorse. L’augurio, che la ventata riformista renziana possa giungere a compimento dell’opera intrapresa nella rivisitazione dei vari settori, per una politica incentrata sull’uomo. Occupazione, oggi, non più pubblica. Le imprese, spesso avvitate su una burocrazia farraginosa, da snellire. “L’occupazione giovanile si combatte anche con ricerca e formazione- ha incisivizzato- ridando alle nuove generazioni speranza per il futuro e voglia di guardare lontano.”