Salerno: Ciancio, saluti per congressisti Feneal Uil …

Ho ritenuto che non far giungere un mio saluto oggi sarebbe stata una mancanza di rispetto verso tutto il gruppo dirigente e soprattutto verso voi lavoratori. Tuttavia, scrivere queste poche righe, mi ha causato fatica, sofferenza e dolore, tanto dolore, come sofferte sono state le mie dimissioni e, soprattutto, la mia assenza qui, oggi. non poter condividere con voi le gioie di questi giorni ma soprattutto le tante preoccupazioni che, in questo momento storico, la maggior parte di voi vive per la mancanza di un lavoro e l’assenza di prospettive, mi rattrista molto. la crisi ormai ha mandato a casa milioni di lavoratori e la nostra categoria, quella degli edili, sta pagando un prezzo altissimo, spesso in totale silenzio, quasi irreale, assurdo. la feneal, noi, per quanto possibile, abbiamo tentato di accendere i riflettori sul settore e provato a contrastare il totale disinteressamento della classe politica e dei dirigenti pubblici di questo strano, distratto e allucinato Paese.La crisi d’ identità e di moralità non riguarda solo la classe politica, ormai sempre più distante dalla vita reale e dai bisogni dei cittadini, ma riguarda anche l’amministrazione pubblica, la sua classe dirigente e, purtroppo, anche il sindacato. guardate ad esempio di cosa si è dovuta occupare recentemente la stampa nazionale e locale: della sparizione di ingenti somme, del mercimonio sulle casse integrazioni, del taglieggiamento di imprenditori in crisi e falsificazioni delle iscrizioni al sindacato. Assurdo! Fatti sempre assurdi, ma ancora di più in un periodo come questo, dove una crisi senza fine falcidia, solo nella nostra provincia, centinaia di posti di lavoro al giorno, distrugge continuamente imprese e, al contempo, favorisce le banche, il malaffare e l’usura.  Una guerra! Ed è noto che, durante le guerre, a guadagnare sono solo i malfattori, i fabbricanti di morte e chi pratica la borsa nera.… La solidarietà è sparita! Ha lasciato il posto all’ODIO che, prendendo sempre più piede, è diventato il “valore” fondante e predominante in tutti i gangli della società e, cosa assurda, anche nel sindacato. soprattutto la nostra provincia, diventata nel tempo la prima organizzazione sindacale della feneal uil nazionale, non solo numericamente, di odio, anno dopo anno, ne ha calamitato tanto, principalmente da persone che non hanno nulla a che vedere con i valori del sindacato, che non sono degne di rappresentarlo e che, non solo “prendono piede” ricoprendo ruoli di rilievo, ma sono anche spalleggiate dai vertici romani e portate ad esempio.

    oggi, dopo anni di contrasto all’odio, al menefreghismo e al malaffare, le mie dimissioni, lo ribadisco, sono irrevocabili! da troppi anni e per troppo tempo sono stato trattato (insieme a tutta la struttura sindacale provinciale) come un estraneo, un clandestino, un extra comunitario senza permesso di soggiorno. con il senno di poi, ritengo che avrei dovuto lasciare qualche anno fa, quando, appena accettata la carica di segretario regionale e messe in piedi delle iniziative, mi resi conto che non avrei potuto lavorare come avrei voluto. avrei dovuto lasciare allora o a giugno u.s., dopo l’incontro con i massimi vertici nazionali, regionali e provinciali della Uil e della feneal, quando percepii che “si volevano” complicare le cose. sì, avrei dovuto piantare tutto! sapevo, ma non riuscivo a crederci, che non sarebbe stato possibile neanche ultimare il lavoro di bonifica avviato a Caserta, una struttura messa “malissimo” prima del mio arrivo ed in netto peggioramento subito dopo il mio allontanamento.  

ad ogni modo, e nonostante tutte le difficoltà, grazie al vostro sostegno, la feneal di Salerno, dal primo all’ultimo scritto, dal primo all’ultimo dei dirigenti, ha realizzato pagine epiche che nessuno e nulla potranno cancellare, poiché sono pagine scritte con passione, lavoro e, soprattutto, con il cuore. non ci siamo mai tirati indietro e non vi siete mai tirati indietro. tanti sono stati i traguardi raggiunti e sempre forte la nostra presenza sul territorio e alle manifestazioni. insieme, con la passione che ci contraddistingue, siamo stati i più propositivi e innovativi, e gli obiettivi raggiunti hanno fatto da spunto, in molti casi, anche per gli altri.

oggi però, non voglio perdermi in elogi, né voglio ricordarvi tutto quello che abbiamo realizzato, d’altronde la storia la conoscete, è la nostra storia, scritta insieme, voi e noi. cari dirigenti e lavoratori, la propria dignità e la dignità della nostra organizzazione,  va difesa e mai barattata in cambio di qualcos’altro, poiché essa ha un valore che non si può comprare essendo frutto di un impegno quotidiano, grande e faticoso, impegno che ci riconoscono e ci hanno riconosciuto in tanti, soprattutto chi ha compreso che siamo un’organizzazione sindacale che appartiene soltanto ed esclusivamente a voi lavoratori, ai cittadini, al territorio e a nessun altro.

tengo a salutarvi tutti e a farvi i miei auguri. a voi che siete stati al mio fianco ad uno ad uno, a Patrizia Spinelli e al gruppo dirigente, dico di continuare il lavoro fatto fino ad oggi, ricordandovi che siete la feneal di Salerno, combattuta sì, ma anche tanto copiata, contrastata ma anche tanto temuta, vituperata ma anche rispettata ed ammirata da un intera comunità.Assieme, continuerete ad essere una forza!!! Per battersi per chi lavora, c’è bisogno di coesione e di dirigenti sindacali veri, a tutti i livelli, ma tale coesione va costruita giorno dopo giorno, con equilibrio, rispetto e valorizzando i meriti. i dirigenti sindacali sono quelli che lavorano senza pensare ad occupare poltrone solo perché appartengono al padrone di turno che li garantisce. la mia presenza impedirebbe ormai tale coesione ed anche per questo, e non solo per questo, lascio. impegnatevi con passione e mettete da parte le divisioni, lavorate per cercare di far ripartire l’edilizia, quella buona, quella che rispetta i territori e lascia un futuro alle nuove generazioni. siete in buonissime mani, nelle mani di una grande guerriera, Patrizia, che lavora con una solida dedizione e tanta passione e che non è sola … penso ad Emiliano, a Francesca, a Rosaria, a Stefania, a Giulia, a Carmen, a Mario e per ultimo, ma non ultimo, ad Aniello, e a tutti voi, di cui conosco le storie personali e spesso familiari, i problemi, le mani inspessite e le facce cotte dal sole o sferzate dalle intemperie che rimarranno stampate per sempre nel mio cuore. E prima di chiudere, lasciatemi ricordare ancora una volta Tonino, una persona con un cuore immenso … lo accompagno, insieme a Carolina, ad Avellino per l’ennesimo consulto, forse l’ultimo… nel viaggio di andata e in quello di ritorno mi ripete, come solitamente soleva ripetermi negli ultimi mesi ogni volta che ci incontravamo: “dal sindacato ce ne dobbiamo andare insieme, appena vado via, te ne esci pure tu! “Tonino conosceva bene quello che diceva, sapeva molto bene che con la sua uscita l’odioso fanatismo che c’era contro Salerno e contro di me si sarebbe accentuato.… Adesso lo vedo che vi osserva dall’alto e che, come me, è fermamente convinto che continuerete a scrivere pagine epiche e vi immagina ora, attenti, con il cuore appoggiato sul cuore delle cartelline che avete tra le mani …Un abbraccio

Gigi Ciancio

una volta aver provato l’ebbrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.            

                                                                               Leonardo da Vinci

… ed io vi chiedo: non guardate il cielo continuate a volare perché ne siete capaci …