Sabato 10 Maggio-Vangelo sec. Giovanni 6: 60,69 Commentato
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio. Parola del Signore.
Commento al VANGELO (Gv 6,60 – 69)
L’insegnamento di Gesù sull’Eucaristia, nella sinagoga di Cafarnao, risulta difficile da comprendere ai discepoli. Ma non è intenzione di Gesù lasciare deluso chi non comprende le sue parole, anzi, vederli così duri di cervice è una tristezza per Lui stesso, perchè avverte che dentro di loro ancora non ha trovato dimora quell’atteggiamento eucaristico, di servizio a cui Lui si riferisce. Mormoravano ! Questo significa che i discepoli non coinvolgono direttamente Gesù nel loro turbamento, non hanno il coraggio di parlare a volto scoperto, ma lasciano libero sfogo a brontolamenti senza farsi ascoltare da Colui che è la Verità. Ancora non colgono che le parole pronunciate dalle labbra di Gesù sono vita, Spirito. E’ un brano che va meditato lentamente per capire che Lui non era solo il Figlio mandato da DIO, ma era il Servo venuto giù dal cielo per chinarsi sulla pochezza umana. Gesù esorta i suoi discepoli a seguire ciò che viene dalla vita e fa ritornare tutto alla vita e precisa che non il mondo, ma DIO può dare la vita. Conosce il loro cuore e quanto abita in esso, ma i discepoli continuano a sfuggire il loro Maestro. Credere in Gesù significa nascere di nuovo ed ottenere dal Padre la grazia di camminare con il Figlio, sotto la protezione dello Spirito. Ma tra i dodici c’è chi lo tradirà, chi non si fiderà dello Spirito e cederà alle lusinghe della tentazione,, rifiutando cOosì di crescere spiritualmente, fino a raggiungere “lo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo”. (Ef.4,13)
Questo spaventa molti tra quelli che anche oggi ascoltano Gesù, tanto di aver paura di seguire Gesù. Rivolgiamoci a Lui con il coraggio e la spontaneità di Pietro, perchè all’infuori di Gesù, che è la Via, non c’è dove andare !