“Salerno-Tunisi, viaggio su rotte ceramica mediterranea” chiusi battenti con successo
Sulle note delle suggestive musiche di Salih al-Mahdi e dell’Orchestra di Rashîdia, nella tarda serata di domenica 11 maggio, è calato il sipario sulla mostra “Salerno – Tunisi, viaggio sulle rotte della ceramica mediterranea”, a cura dei giornalisti Antonio Dura e Claudia Bonasi. Reduci da un intenso viaggio di due settimane in Tunisia, a caccia di terrecotte e ceramiche artigianali, i due reporter hanno organizzato, in accordo con la Claai di Salerno, un’esibizione/confronto all’Arco catalano di Palazzo Pinto, tra la produzione tunisina e quella salernitana. I “pezzi” in mostra – con un ampio servizio fotografico che illustrava le diverse fasi di lavorazione e di produzione in Tunisia – sono stati rapportati a dei prodotti artigianali salernitani, realizzati da Daria Scotto e Danilo Mariani (ceramica Vietri Scotto), Carmine Sorrentino (ceramica Sorrentino) e Maria Rosaria D’Alessandro (ceramica Il Ciliegio). Un paragone interessante che prelude a scambi e confronti più avanzati – in ambito ceramico – tra i due paesi, l’Italia e la Tunisia. La Claai, in tal senso, ha già annunciato la nascita del primo Forum per l’alleanza degli artigiani del Mediterraneo (Faam) che coinvolgerà, di volta in volta, tutti gli altri paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, un mare che suggerisce intese e alleanze in nome di nuovi rapporti commerciali, resi possibili dalle moderne autostrade del mare, solcate da navi sicure, come la Zeus Palace della Grimaldi Lines, a bordo della quale è iniziato, partendo proprio dal porto di Salerno, il viaggio dei giornalisti Dura e Bonasi, alla scoperta della ceramica tunisina.