Castel San Lorenzo: incontro sindaci Unione Comuni “Alto Calore”
Si terrà domani (14 maggio) alle 18,30, presso l’aula consiliare del comune di Castel San Lorenzo, un incontro convocato dal Presidente dell’Unione dei comuni “Alto Calore”, per discutere della situazione che si potrebbe prospettare con il nuovo sistema di gestione dei rifiuti che sarà operativo a partire dal 1° luglio il sistema e che, in base ad una legge regionale, trasferisce ai comuni la gestione del ciclo dei rifiuti: dal prelievo al trasporto fino allo smaltimento. L’incontro è stato convocato dal sindaco di Felitto, attuale Presidente dell’unione, per riflettere sulla situazione ed arrivare ad una soluzione condivisa. Alla riunione parteciperanno i rappresentanti dei comuni di Campora, Castel San Lorenzo, Felitto, Laurino, Piaggine, Sacco e Valle dell’Angelo, ma anche quelli degli altri comuni della Valle del Calore, dei Monti Alburni e della zona dell’Alento. Le preoccupazioni dei comuni di questo territorio, che negli ultimi anni hanno raggiunto buone percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti cercando di mantenere il più possibile le tariffe basse, riguardano proprio la possibilità che con il diventare operativo del nuovo sistema, si possa verificare un aumento della tassa sui rifiuti: sui costi infatti non inciderebbero le buone pratiche in materia ambientale dal momento che tutti i comuni pagherebbero le stesse tariffe. Tra l’altro nei giorni scorsi i sindaci dell’Unione hanno partecipato alla conferenza d’ambito convocata dal sindaco di Salerno a Palazzo di Città, con tutti i sindaci della provincia di Salerno, più tre della provincia di Avellino compresi nell’Ato (Ambito territoriale ottimale) Salerno. La riunione si è conclusa con una lettera inviata al presidente della Regione Stefano Caldoro per chiedere una proroga dei termini previsti dalla legge. Per Gennaro Capo, sindaco del comune di Castel San Lorenzo che ospiterà l’incontro, il rischio non è solo l’aumento dei costi, aspetto non trascurabile, ma anche quello che venga meno la voglia di fare bene la raccolta differenziata. “La norma – afferma Capo – avrà effetti diretti sulle tasche degli utenti, che, allo stesso tempo, potrebbero perdere l’abitudine consolidata negli anni a mettere in campo quelle buone pratiche che hanno contribuito a raggiungere buone percentuali di raccolta differenziata”.