Mercoledì 14 maggio 2014- Vangelo secondo Giov.15,9 – 17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore.
Commento :”Vi do un comandamento nuovo:che vi amiate gli uni gli altri, come Io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.”
Il”tutto è compiuto” è stato solennemente scandito dall’alto della croce, mentre stava consumando l’estremo sacrificio. Per quella offerta è diventato possibile nche a noi l’amore senza confini e senza esclusioni. “L’amore di DIO è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” In virtù di quel riversamento, ora Cristo ci comanda di amarci come Egli stesso ci ha amati. L’adempimento del nuovo precetto sarà motivo di testimonianza e sarà la qualifica essenziale che ci rende realmente discepoli del Cristo. I primi cristiani così facevano opera di convinzione verso i pagani :”Guardate come si amano !” Esclamavano i pagani di Roma e molti di loro passavano dall’ammirazione alla conversione al cristianesimo.
Ai nostri giorni,facciamo molta fatica a praticare il comandamento nuovo e forse proprio per questo la nostra chiesa è talvolta vista come vecchia e stanca.Per nostra fortuna, non mancano i santi che al contrario, hanno praticato in modo eroico tutte le virtù cristiane e particolarmente le virtù dell’amore a DIO e al prossimo. Dovremmo contagiare il mondo intero e ne avremmo la forza,se sapremmo attingerla da Cristo,mediante i sacramenti ed è compito primario della Chiesa e di tutti coloro che si professano cristiani;ci sta capitando invece di subire noi il malefico influsso di un mondo dominato dal terrorismo e dall’odio. Cristo ha accettato il suo sacrificio, ora sta a noi usufruire dei preziosi doni di grazia che sgorgano dalla sua croce e dal suo trionfo sul male e sulla morte.