Aquiloni senza tempo!

di Rita Occidente Lupo

Aquiloni in mostra, seguendo gli umori del vento: dalla lontana Cina, oltre tre millenni fa. Una mostra in Capitale in questi giorni, per ricordare l’antico trastullo dei piccini, nelle forme più disparate e nei colori più variopinti. Circa 100 esemplari, ripercorrendo le tappe che l’oggetto ludico ha subito. Una matamorfosi che oggi lo vede scalzato da giocattoli tecnologicamente avanzati, ma spesso incapaci di far librare la fantasia. E se un tempo era la corsa sulla spiaggia o in un prato,  a tener testa al vento, oggi l’azzurro non rimanda quasi più rombi di cartapesta o forme d’uccelli vari, retti da un filo di vari metri. Quell’aquilone che un tempo faceva marinare anche la scuola, di pascolinana memoria, per inseguire un sogno, dietro una sagoma, accelera solo nostalgie, in chi sapeva divertirsi col poco, in modo sano, riuscendo a riempire di gridolini, man mano che il vento favorevole faceva sollevar il piccolo velivolo, non solo l’ambiente circostante, ma anche i compagni di gioco! Oggi, quei rari esemplari superstiti, continuano però ad incuriosire ed a detenere un fascino di singolare storia e tradizione!