Salerno: Fed.A.P.I, intermediario imprese-giovani
Fed.A.P.I., la Federazione che mette insieme le Associazioni di Artigiani e Piccoli Imprenditori, ottiene un importante riconoscimento: l’autorizzazione quale intermediario e l’iscrizione nell’apposito albo informatico del Ministero del Lavoro. In altri termini, Fed.A.P.I. sarà uno strumento in più, riconosciuto a livello ministeriale, a disposizione delle aziende alla ricerca di lavoratori e dei giovani in cerca di occupazione. Un risultato importante, alla luce di Garanzia Giovani. «Numerose sono le attività che nei prossimi mesi saranno promosse – dichiara Pietro Vivone, presidente di Fed.A.P.I. nazionale – Nell’immediato sarà data rilevanza alla Garanzia Giovani attraverso una pagina facebook dedicata, “Garanzia Giovani Campania”. Qui, oltre a comunicare le novità per la nostra Regione sarà data assistenza on-line e saranno pubblicate le risposte ai numerosi dubbi. Nonostante l’attivazione di pagine dedicate nei principali social network la presenza sul web è poco social e rimane solo una semplice vetrina. La nostra pagina si propone invece come strumento di supporto e di scambio di opinioni». L’attività di mediazione di Fed.A.P.I. tra domanda e offerta di lavoro sarà effettuata attraverso: raccolta dei curricula dei potenziali lavoratori; preselezione e costituzione di relativa banca dati; promozione e gestione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro; effettuazione, su richiesta del committente, di tutte le comunicazioni conseguenti alle assunzioni avvenute a seguito della attività di intermediazione; orientamento professionale; progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all’inserimento lavorativo. «Garantiremo assistenza ai giovani che sono in cerca di lavoro, ricerca e sostegno alle imprese che vogliono scommettere nel futuro e sui giovani di oggi, la vera risorsa per un futuro rigoglioso di crescita e prosperità – continua Vivone – Gazebo informativi, convegni, work-shop, presenza su internet, ogni strumento darà utilizzato da Fed.A.P.I., perché crediamo in questa nuova concezione delle Politiche Attive del Lavoro».