Cava de’ Tirreni: “Lavorare per Cava” su dichiarazioni redditi
A breve dovranno essere redatte le dichiarazioni dei redditi ed è noto che l’agenzia delle entrate dispone di strumenti atti per accertare redditi o maggior redditi, tra questi gli studi di settore. La difesa contro gli studi di settore, dal punto di vista tributario, è molto difficile. Ora la città di Cava de’ Tirreni è caratterizzata da lavori in corso di “riqualificazione” del tessuto edilizio urbano, dal trincerone alle varie zone centrali e periferiche. I lavori hanno sconvolto, inevitabilmente, la circolazione e l’accesso alla città, con conseguenze che si ripercuotono in diverse zone anche per le attività produttive. Prendiamo atto che al momento non esiste alcun documento, elaborato dall’amministrazione, che informi l’Agenzia delle Entrate dell’esistenza di questi lavori e del loro cronoprogramma. Non esiste ovviamente neanche uno studio sull’influenza che questi lavori hanno sull’attività produttiva. Perché è importante questo documento e questo studio? Perché per l’Agenzia delle Entrate i lavori ufficialmente non esistono. Di conseguenza il commerciante che volesse far valere i lavori in corso come causa di minor afflusso della clientela si troverebbe nell’impossibilità di dimostrarlo o, quantomeno, in una difficoltà palese di dimostrarlo. Il movimento politico cavese “Lavorare per Cava” ha chiesto un breve parere all’Onorevole Enrico Zanetti, commercialista ed attuale Sottosegretario al Ministero dell’Economia in quota Scelta Civica. <In sede di contraddittorio individuale si può porre la questione. Utile però sarebbe un intervento a livello di associazioni di categoria presso i locali uffici delle entrate per sollevare a livello collettivo la questione e magari proporre metodo di stima uniforme per correggere al ribasso risultanze studi a favore degli esercizi commerciali ubicati nelle aree interessate>. Alla luce di tutto ciò chiediamo a questa amministrazione comunale per tramite del Sig. Sindaco, avv. Marco Galdi, di voler convocare un tavolo tecnico con le associazioni di categoria (Ascom, ConfCommercio, ConfEsercenti, ecc…) al fine di valutare la questione in oggetto e prevedere misure atte a prevenire l’insorgenza delle problematiche evidenziate. Chiediamo, inoltre, che tali strumenti di tutela vengano utilizzati in futuro qualora vengano previsti ulteriori disagi alle attività commerciali derivanti da lavori urbani che interessino periodi di tempo importanti.