Celibato ecclesiastico?
di Rita Occidente Lupo
In chiave di riforme ecclesiali, si fa avanti il pool delle mogli o conviventi dei sacerdoti. Di quelle donne legate sentimentalmente ad un consacrato. E ricomincia la diatriba, tra chi a favore e chi contro. Chi rivisita gli antichi Testi, che vedevano anche tra i discepoli, alcuni sposati ed altri celibi e chi asserisce che “Vieni e seguimi” sia da perseguire totalmente, senza altri impegni limitanti la disponibilità universale. Nel MedioEvo, il boom di sacerdoti non celibi, vide un momento buio per la Chiesa, che l’Assisense fu chiamato a restaurare. Da tempo, una delle spine nel fianco della gerarchia occidentale, proprio tale querelle, giacchè il mondo orientale registra per i presbiteri, la possibilità di un vincolo coniugale, fatta eccezione per i Vescovi. Di qui la spinta a scrivere a Papa Bergoglio, come emrso nei giorni scorsi dal sito Vatican Insider, affinchè riveda a riguardo la disciplina. Precedentemente esaminata da altri Pontefici che, pur essendo disponibili alla comprensione, nel caso di debolezza, come sostiene Papa Francesco, fermi nel tener fermo il celibato. Anche se per molti, la carenza di vocazioni consacrate, anche ascrivibile a tale disciplina, che impedirebbe ad uomini, seppur armati di buona volontà, di corrispondere ad una chiamata sacerdotale per bisogno di completamento affettivo. Già Bergoglio, mesi fa, riferì a riguardo qualche aneddoto, dal quale trapelò sì la disponibilità ad accogliere, ma il diniego all’accettazione di permanere in uno stato non libero, da consacrati. Il diaconato permanente, sia laicale che presbiterale, in parte viene incontro a tale esigenza. Quello di quanti, pur volendo servire Dio, sentono di non voler restare vergini per il Regno dei Cieli. Bergoglio ha invitato proprio quanti, come già fece Francesco d’Assisi, non si sentono pronti a rendersi eunuchi per il Regno dei Cieli, a scegliere tale strada, piuttosto che dar scandalo con un’ordinazionale non casta! Chi vuol seguire Cristo, deve emularlo anche nello stato di vita, come Lui, restando celibe.