Giovani europeisti?
Il voto europeo sembra non attirare i giovani. Infatti, da un recente sondaggio, emersa la perplessità di molti, anche sulla stessa conoscenza del Parlamento di Bruxelles. La politica, ultimamente, perde sempre più colpi delle nuove genrazioni, irretite in problemi occupazionali e di sopravvivenza. I giovani, infatti, non ritengono il proprio voto determinante, nello scacchiere di una politica che sfuma sempre più contorni, riposizionando personalismi ed ambizioni, anzicchè benessere sociale e promozione collettiva. Le urne aperte di domani, sfiderano assenteismo e perplessità: tanti, infatti, ancora non comprendono gli schieramenti, che hanno finito per demonizzare il bipolarismo, ma per creare una vera e propria babele. Demolite l’antica Destra e Sinistra, nello scacchiere frantumati i Poli, suddivisi in Partiti che a volte sfuggono anche alla memoria collettiva. Tra nuovi scenari, le invettive e gli avvertimenti: parole grosse e minacce. Sull’ultimo step, del silenzio mediatico, una contesa che in primis dovrà registrare vincente il voto stesso!
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