Maestre brutali!
Ancora maestre nell’occhio giudiziario. Nel Salernitano, nella scuola dell’infanzia, modi bruti verso i piccini. A Caselle in Pittari, due educatrici, indagate per atteggiamenti adottati nel tenere a bada i piccini. Non il primo caso, che raddrizza l’attenzione mediatica. Oggi, video alleati, riprendono quanto avviene in aula, insieme ai racconti dei piccini. Spesso, la scuola, palestra di vita un tempo, oggi giugnla, nella quale risulta difficile districarsi quando l’obbligo, spinge tanti ad assumere atteggiamenti per niente corretti. La scolarizzazione, spesso acrobatica in ambienti deprivati culturalmente, sfida per ogni educatore. Che non sempre possiede la didattica adatta a gestire scolaresche difficili. Ed allora, salta un equilibrio, si giunge ad usare maniere forti, minacce addirittura, oltre alla voce burbera, che finiscono per incidere negativamente sulla crescita adolescenziale. Occorrerebbe verificare il personale scolastico, di qualsiasi ordine e grado, sotto un profilo anche psicologico attitudinale, prima d’immetterlo in aule bunker o in ambienti in cui la condotta disciplinare, richiede eroismi. O tra angioletti nei banchi, nella loro vivacità, puniti e traumatizzati per grosse lacune comportamentali e psicologiche d’educatori che dovrebbero in primis, curare se stessi, prima d’approcciare alla formazione delle generazioni!