Eboli: Asis, Lavorgna risponde a Cardiello-Busillo

L’assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna replica alle affermazioni dei Consiglieri Comunali di Forza Italia Damiano Cardiello e Vito Busillo.  A riguardo dichiara: “Sorprendono le evidenti inesattezze del mini consigliere Cardiello, e ancor più di Vito Busillo, generalmente molto più attento. Se costoro, che dimostrano di non conoscere neppure i processi che sono alla base del funzionamento di una pubblica amministrazione, hanno l’ambizione di governare la città, siamo davvero messi male. Per correttezza di informazione, soprattutto nei confronti dei cittadini, occorre fare un opportuno chiarimento e ristabilire la verità dei fatti. Come si evince dall’allegato al conto consuntivo che i consiglieri non hanno letto, la società Asis ha dichiarato di vantare crediti verso l’Ente per circa 4,5 milioni di euro, e debiti per 2,3 milioni di euro. Peccato che, dal bilancio dell’Asis, questi crediti non si evincano; mentre nel bilancio comunale il totale di residui passivi nei confronti dell’Asis ammonta a 470 mila euro, a fronte di residui attivi per 347mila euro. Quello che i consiglieri non hanno compreso è che, quando nel 1999 fu trasferita la gestione della rete idrica ad Asis, le furono trasferite anche tutte le opere idriche realizzate dall’Ente negli anni precedenti, rispetto alle quali il Comune di Eboli continua a pagare mutui per circa 1,6 milioni di euro, cifra quest’ultima che, evidentemente, dovrà essere scorporata da qualunque credito che l’Asis voglia vantare. Ora, la società già ha tentato la strada del decreto ingiuntivo per alcuni crediti vantati, e il giudice, dichiarandosi incompetente, ha rimesso la questione al collegio arbitrale. La delibera a cui i due geni dell’economia e del diritto fanno riferimento non fa altro che nominare il nostro componente nel collegio arbitrale, come prevede la legge. Cosa c’entra questo con l’allarme che, ingiustificatamente, hanno lanciato i consiglieri, avventurandosi in interpretazioni piuttosto ardite? Praticamente nulla. L’Ente è certo delle proprie ragioni e non vi è alcun rischio a carico del bilancio. Ennesima polemica strumentale, utile solo a dimostrare, ancora una volta, l’inconsistenza dell’opposizione”.