Killer d’amore…nel nostro tempo!

di Rita Occidente Lupo

Il pluriomicidio milanese, Carlo Lissi 31 anni, uxoricida e patricida, innamorato di una collega, atterrisce. Giungere a tanto per una passione sentimentale fuori della coppia, avendo anche scambiato effusioni con la legittima partner prima d’armare il proprio braccio, sgomenta. Amore malato, quello che si prova nel momento in cui si tramuta in sete di sangue. Desiderio di sterminio. Famiglie annientate, sempre più in crescendo. Da menti insane, in cui equilibrio e ragione, esuli dai parametri della normalità. Mostri assassini, quelli che il nostro tempo presenta, dietro la cortina del perbenismo insospettabile. Ormai, di padri stupratori di figlie, di nonni pedofili, di madri killer, la cronaca rigurgita. Fermare la scia di sangue, che imbratta anche le pareti più tranquille, una sfida che non riesce a raccogliere l’autorità giudiziaria, tantomeno la società civile. Perchè, in fondo, nessuno può arginare la follìa umana nè prevedere esternazioni delittuose, quando sembra che sia tutto tranquillo, che funzioni tutto nella norma…perfino andar da amici a tifare per i mondiali calcistici!