Eboli: RC a manifestazione difesa ospedale

 Per domenica 29 giugno a partire dalle ore 19 e con concentramento a piazza Mustacchio, le donne ebolitane hanno indetto una manifestazione a difesa dell’ospedale di Eboli e della ospedalità nella Piana del Sele. Questi sono oggetti, da mesi , di un attacco violentissimo da parte del direttore generale dell’ASL salernitana, Squillante, teso ad una marginalizzazione della Sanità pubblica in un’ area che conta circa duecentomila abitanti. L’azione del direttore Squillante  e di chi ne tira le fila ha previsto un rapporto fra posti letto ed abitanti che risulta il più basso d’Italia e si stanno sacrificando professionalità. Con interventi messi in essere dai vari commissari (nominati da un commissario!) si sta procedendo a chiusure di interi ospedali (come ad Agropoli),  servizi di eccellenza, come Medicina nucleare a Battipaglia,  sono chiusi da anni  ( le strutture private stanno ancora ringraziando!), si condannano, come   a Battipaglia, le sale operatorie a funzionare a scartamento ridotto (ma ci sono gli estremi per l’interruzione di servizio?), si procede,  come ad Eboli, all’accorpamento di reparti in una baraonda generale e con gravissimo danno per i pazienti (ma tanto quelli sono solo numeri!),  si spostano, come ad Eboli,  finanziamenti e macchinari altrove (quel laser per oculistica , che non ha visto lo svincolo di Eboli ed e’ andato più a sud, quando lo avremo nel nostro presidio ?).Sono precise scelte politiche che nulla hanno di tecnico! scelte politiche che tendono a spostare l’asse della ospedalità salernitana sulla direttrice Agro nocerino- Salerno – Vallo della Lucania. A quale programmazione risponde questa situazione? a noi non risulta che ci sia un atto aziendale approvato! sono scelte “puntuali” che sta operando il direttore generale! La goccia che ha fatto traboccare il vaso e suscitato la indignazione delle mamme ebolitane e’ stata la decisione di chiudere i reparti di Ginecologia e Pediatria . A quale piano  di ospedalità risponde questa scelta? non e’ dato saperlo,  anche perché lo stesso direttore Squillante ha confessato che la decisione deriva dal fatto che un medico di Battipaglia andava in pensione (!!!!!!!!).  Siamo all’improvvisazione più assoluta ! si chiude un reparto dell’Ospedale di Eboli perché in un altro ospedale e’ venuto meno un medico! In realtà nella assoluta mancanza di programmazione e quindi senza che vi sia alcuna discussione con le popolazioni interessate si procede per interventi specifici, giustificati con una “emergenza” , per realizzare un progetto tutto politico che e’ quello della marginalizzazione della Sanità della Piana del Sele. Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo, non ci stiamo neanche al tentativo becero e volgare di classificare la protesta delle mamme ebolitane come una guerra di campanile ! Noi chiediamo una cosa ben precisa, esigiamo di conoscere quale sia il disegno della Sanità  nella nostra area e non lo chiediamo a Squillante, che riteniamo i debba essere cacciato dalla direzione dell’ASL salernitana,  lo chiediamo al presidente della Giunta Regionale Caldoro e lo chiediamo alla Commissione Regionale sulla Sanità. Per questo noi riteniamo che la manifestazione di domenica debba essere soprattutto  una  richiesta forte di avere qui la Commissione Sanità  della  Regione Campania, per incontrare i cittadini della Piana del Sele . Noi riteniamo che occorra partire , come già  faceva la legge regionale del 2009 , dal dare peso  al ruolo dei medici di base, al ruolo  dei distretti, da rilanciare,  per creare dei filtri al ricovero ospedaliero;  partire dal fare chiarezza sul ruolo di “pubblico e privato”  in questa provincia, per capire se il risparmio deve essere posto tutto sulle spalle del pubblico ( chiudendo servizi e reparti a vantaggio delle strutture private) o se ci sia bisogno,soprattutto in alcuni settori di un riequilibrio;   noi vogliamo capire se l’utilizzo dell’ALPI per 22 milioni di euro nella provincia di Salerno abbia un senso , se poi il “liquidatore Squillante” ci dice che non può assumere un medico perché deve contenere la spesa del personale. Noi vogliamo capire che cosa si intende fare dell’ ospedalità della Piana, dopo aver tolto dalle priorità della Regione Campania il progetto del l’ospedale unico ( la scelta più scellerata della politica sanitaria campana dell’ultimo secolo !): deve andare avanti a forza di tagli e di chiusure di reparti o di accorpamenti? Questi garantiscono i livelli essenziali di assistenza? Noi vogliamo sapere, visto che si mette mano ai raparti di Ginecologia e Pediatria nell’ospedale di Eboli,  perché  non si può  parlare di “ polo pediatrico”, vogliamo capire  dove si debbano rivolgere le donne che vogliono fare ricorso alla interruzione di gravidanza visto che altrove, nella provincia, e’ diffusissima la pratica dell’obiezione di coscienza; vogliamo sapere come mai il “polo oncologico” che la legge regionale del 2009 prevedeva su Agropoli e’ stato spostato altrove, l’ospedale di Agropoli e’ stato chiuso. Su queste cose  chiediamo risposte a Caldoro ed alla Commissione Regionale della Sanità, altro che battaglia di campanile!  Qui c’e’ la popolazione di un’ intera area che esige di  sapere se  sotto il profilo sanitario appartiene ancora alla Campania! Per questo chiediamo ai cittadini di Eboli ,di Battipaglia, di Bellizzi,  di Agropoli, di Campagna, di Serre, di Oliveto Citra, delle decine di comuni del medio ed alto Sele, dei Picentini, degli Alburni di unirsi alla lotta! Chiediamo ai  loro sindaci  ed ai Consigli comunali   di essere presenti alla manifestazione,  chiediamo alle organizzazioni sindacali la massima unità e la disponibilità ad accompagnare i cittadini della Piana nella battaglia, chiediamo agli operatori della Sanità di diventare parte attiva della protesta,  chiediamo a tutte le forze politiche di scendere in piazza! Questa e’ una battaglia che si può  vincere solo ed esclusivamente se siamo uniti. Noi, domenica sera, in piazza ci saremo !

Sinistra Unita  Rifondazione Comunista