Il Cavaliere…sposa la Diversità
L’orgoglio sessuale in piazza per strappar diritti ed annunciare un’estate calda di proteste. Per Lgbt, la marcia della notorietà con personaggi che fino a qualche tempo fa, alzavano il dito, tra battutine al veleno e pregiudizi di sorta! Ora pare che la diversità, tenga la scena. A tutti i costi, come se la normalità fosse la diversità. Come se la famiglia, non dovesse più essere il fulcro orientativo per le generazioni nella crescita evolutiva, con guide genitoriali etero. Un tempo, qualche raro caso di omosessualità, da celare. Stimato quasi “sottoprodotto umano” da bandire dal pubblico contesto. Oggi, invece, la marcia di una sessualità che a volte muta genere per strada. in corso d’opera…anche coniugale! Una schiera omo, che rincara le file di giorno in giorno, lasciando perplessi gli etero. In nome della parità di diritti, infranti codici etici e parametri di riferimento. Diritti da strappare, per la contrazioni d’unioni da legittimare anche con tanto di prole. Uno sbandamento generale, annichilisce tanti, che non riescono più a raccapezzarsi. La gamma della sessualità, variegata: da omo a trans, bisex, un miscuglio, che lascia incerte le nuove generazioni. Ognuno è com’è: e sceglie a seconda del piacere o dell’istinto. La transessualità, disturbo d’identità di genere, accanto all’omo, quasi imposta a tentare il sorpasso dell’etero. A voler sopraffare sulle stesse leggi di natura, capovolte e rimestate al punto da non lasciar più spazio alla vita naturale. Il troppo, sempre storpiante e fuorviante! Senza omofobie, esecrabili in ogni tempo, occorre l’equilibrio per accettare la diversità, ma non lasciarla passare come lecita con tutti i diritti che pretende. A scapito della coppia etero, naturalmente creata, che pare debba sentirsi anche retrograda nel guardare all’insistenza di chi usa ogni sorta d’artificio per sentirsi anche genitore! Siam passati da accese note omofobiche, a guerre di genere! A marce di solidarietà, che massacrano la famiglia tradizionale. Che minano le fondamenta del vivere sociale, non premurandosi del danno psicologico sui minori. E la politica, offre il fianco al consenso. Al di là di ogni ideologia e barricata ideologica, segue il correntone del momento. La moda del tempo, che gli può tributar consensi, calpestando ogni diritto morale. Un tempo, Sodoma e Gomorra, citate come le bibliche città della corruzione! Oggi, le nuove metropoli, location di gay pride, tacciono dinanzi alle parate! Con a capo anche persoanggi di spicco o madrine etichettate cattoliche, senza coerenza. ed ogni pride, consegna alla storia del tempo, lo scalpo di un successo. Nei giorni scorsi, il gossip su Berlusconi e la Pascale, invitati da Pisapia nella città della Madonnina il prossimo anno, per tale manifestazione, giacchè hanno sorriso a tale kermesse. Annullando le battutine che il Cavaliere aveva più volte gettate proprio ai gay, ora alfiere di diritti civili d’ogni categoria. Probabilmente, alla luce del disarmante scacco europeista, alle idi di altre competizioni, in casa azzurra si tenta di salvare il salvabile. E di cercare anche nelle categorie oggi in voga, consensi. E se un tempo, anche su Luxuria, Berlusconi aveva da ridire ed alle frequenti accuse sulle “folli notti d’Arcore”, da uomo senz’età rispondeva evidenziando, ch’era preferibile esser un grande amatore, che un diverso, oggi “caritatevolmente” predisposto a ritornare sui suoi passi. Non sarà certamente la sua “detenzione sociale” tra gli anziani, ad avergli acuito una mentalità “diversa”, giacchè anche la sua nuova compagna, Francesca Pascale, plateale nell’iscrizione Arcigay, sembra così protesa con Feltri a sposare diritti civili, da orientare il corso della politica nazionale. Chissà quale reazione avrebbe se un giorno scoprisse che il suo “Silvio”…s’è accorto d’esser Silvia!
Foto melty.it
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