Equitalia: nuova chance per chi ha perso possibilità di pagare a rate cartelle
Le rateizzazioni si confermano la soluzione più adottata da famiglie e imprese per pagare le cartelle di Equitalia. Ad oggi ne risultano attive 2,3 milioni per un importo di oltre 25 miliardi di euro. Oltre alle consuete modalità di richiesta (si veda il vademecum e i dati per Regione riportati in basso), adesso esiste anche una nuova possibilità riservata a chi per legge ha perso il beneficio della rateizzazione perché non in regola con i pagamenti alla data del 22 giugno 2013. Secondo quanto stabilito dal decreto Irpef (dl 66/2014, convertito con modificazioni dalla legge 89/2014) i contribuenti interessati potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il prossimo 31 luglio. Il Legislatore ha recepito la proposta avanzata da Equitalia nell’audizione del 20 marzo scorso in Parlamento, accolta con favore dal Presidente della Commissione Finanze del Senato che fin da subito si è impegnato a portare avanti il provvedimento nelle sedi opportune. Durante l’audizione era stata illustrata la possibilità di concedere una nuova chance ai contribuenti che avevano perso l’opportunità di pagare a rate prima del 22 giugno 2013, data di entrata in vigore del cosiddetto “decreto del fare” (dl 69/2013) che ha introdotto condizioni più favorevoli rispetto al passato per i pagamenti rateali dei contribuenti. Ci sono però alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché 8 rate).«Dalle nostre stime emerge un importo di circa 20 miliardi di euro che potrebbe essere rimesso in rateizzazione – dice l’amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo – Il provvedimento va incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà, che possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per i pagamenti, garantendo al contempo il recupero degli importi dovuti all’Erario, all’Inps, ai Comuni e ai vari enti pubblici creditori». Di seguito le informazioni generali riguardanti le varie tipologie di rateizzazione.
Un vademecum per i contribuenti-I contribuenti hanno a disposizione condizioni particolarmente favorevoli per il pagamento a rate delle cartelle. È possibile ottenere un piano di rateizzazione straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni). L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani sono alternativi per cui, in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. Finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente e può ottenere il Durc e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni. Inoltre il contribuente che paga a rate è al riparo da eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti). Come ottenere fino a 120 rate. In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare fino a un massimo di 120 rate (10 anni). I criteri per ottenere un piano straordinario di rateizzazione sono contenuti in un apposito decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che stabilisce il numero di rate concedibili in base alla disponibilità economica del richiedente. Presentando una domanda motivata, si possono ottenere più di 72 rate quando l’importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Questo parametro è valido anche per le ditte individuali. Per le altre imprese, invece, la rata deve essere superiore al 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1).Come ottenere fino a 72 rate. Per debiti fino a 50 mila euro è tutto più semplice e veloce: si può ottenere un piano ordinario di rateizzazione compilando un modulo disponibile sul sito e negli sportelli di Equitalia, e riconsegnarlo a mano oppure spedirlo con raccomandata con ricevuta di ritorno. Per importi oltre 50 mila euro è sufficiente allegare alcuni documenti che dimostrino lo stato di difficoltà economica. È possibile richiedere rate variabili e crescenti, anziché rate costanti, in modo da poter pagare meno all’inizio nella prospettiva di un miglioramento della condizioni economiche. Proroga e decadenza. I piani di rateizzazione, ordinari e straordinari, possono essere prorogati una sola volta. In entrambi i casi si può chiedere una proroga ordinaria (in ulteriori 72 rate) oppure, in presenza dei requisiti previsti, una straordinaria (massimo 120 rate). Si decade dal beneficio della rateazione in caso di mancato pagamento di otto rate anche non consecutive. Come presentare la domanda. La domanda, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure a mano presso uno degli sportelli dell’agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da
Rateazioni attive al 30.06.2014 |
||||
Regione |
numero |
Importo in euro |
||
ABRUZZO |
61.798 |
606.264.322 |
||
BASILICATA |
31.461 |
300.424.300 |
||
CALABRIA |
72.697 |
803.795.152 |
||
CAMPANIA |
248.480 |
2.928.167.663 |
||
EMILIA ROMAGNA |
174.420 |
1.598.534.405 |
||
FRIULI VENEZIA GIULIA |
45.388 |
365.443.736 |
||
LAZIO |
292.656 |
3.548.710.840 |
||
LIGURIA |
76.178 |
581.723.268 |
||
LOMBARDIA |
376.573 |
5.472.122.956 |
||
MARCHE |
61.050 |
640.244.145 |
||
MOLISE |
16.853 |
166.129.605 |
||
PIEMONTE |
159.733 |
1.660.331.132 |
||
PUGLIA |
181.176 |
1.690.411.878 |
||
SARDEGNA |
95.009 |
971.821.510 |
||
TOSCANA |
225.599 |
1.835.262.153 |
||
TRENTINO ALTO ADIGE |
20.788 |
217.832.257 |
||
UMBRIA |
38.034 |
361.665.378 |
||
VALLE D’AOSTA |
5.077 |
34.124.891 |
||
VENETO |
144.345 |
1.724.006.963 |
||
2.327.315 |
25.507.016.553 |
I dati per provincia sono disponibili sul sito internet di Equitalia nella sezione “Primo Piano”.