Salerno: Sel Miriam Makeba su ricordo Falvella
E’ sempre un bene quando si ricordano i propri morti. Diventa ancora più importante quando a farlo sono aree politiche, associazioni. Quindi le iniziative di lunedi prossimo in ricordo di Carlo Falvella vanno bene, è giusto che lo facciano. Lo affermo anche se credo che in quella sciagurata sera non fu lui l’aggredito e che i compagni Marino e Mastrogiovanni furono costretti a difendersi da una aggressione subita. Sono convinto che la destra fa bene a ricordarlo anche se loro e Carlo Falvella ai miei occhi sono gli stessi che in quegli anni hanno appoggiato e organizzato tentativi di colpi di stato, furono gli esecutori della strategia della tensione, degli agguati, dei pestaggi e “braccio armato” del potere politico di allora per tentare di fermare i movimenti politici, dei giovani, il movimento operaio, “producendo” centinaia di morti. E tanti di noi hanno, non solo la memoria, ma portano ancora sul proprio corpo i “segni”. Ciò che non accetto non è la loro parata in stile militarista, inquadrati e allineati come tanti soldatini con i loro capi “reparti” che danno ordine e tempi di marcia. Quello che non accetto è che in questa città ci sono uffici pubblici, come l’ufficio affissione del comune, che accettano e attaccano negli appositi spazi manifesti firmati “i camerati”. Quello che non accetto è che ci sono organi dello stato che nell’esercizio delle loro funzioni scortandoli saranno testimoni di saluti fascisti, croci uncinate, apologia del fascismo. Eppure malgrado questo “teatrino” che si fa ogni anno a noi non risultano provvedimenti di legge consequenziali. Ecco questo non accetto: l’impunità che loro sono convinti di avere. Auspico che almeno quest’anno ci siano segnali di rispetto della legalità. Che almeno gli autori di tali reati vengano identificati e successivamente perseguiti a norma di legge per la loro apologia del fascismo.
Angelo Orientale, portavoce del circolo