Roma: M5S, Gallo “Accoro equo compenso non buono”

“La pluralità, la libertà dell’informazione e la sua correttezza è strettamente legata al destino economico dei giornalisti precari e alla loro possibilità di essere autonomi nel loro lavoro.” Per questo motivo il deputato del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo, ha interrogato il Governo per sapere: “In che modo intenda garantire una informazione libera e non ricattabile dei poteri politici, governativi, economici e finanziari che sostengono economicamente l’editoria nel rispetto dell’articolo 36 della Costituzione”.“I freelance e gli atipici rappresentano la maggioranza assoluta dei giornalisti attivi. Sono loro, sottopagati, a consumare le suole delle scarpe, portando le notizie, mantenendo i contatti quotidiani con le fonti, rischiando, quando va bene, qualche querela di troppo. Oppure sono usati come jolly nelle redazioni, rimanendo eternamente in attesa di un contratto, sempre più lontano”. Intanto i proprietari delle testate giornalistiche continuano a ricevere fondi pubblici diretti ed indiretti che il M5S vuole abrogare con la proposta di legge programmata  in commissione Cultura giovedì di questa settimana. Per questo motivo Gallo ha interrogato il Governo per sapere come intenda intervenire su “questa proposta al ribasso degli editori e del sindacato dei giornalisti sicuramente non adeguata a garantire quello che proponeva la legge sull’”equo compenso”, ovvero una giusta retribuzione dei giornalisti per una conseguente libertà di informazione”.