Vallo di Diano: Codacons contro rischi chimici disinfestazione
Se il Consiglio Nazionale delle Ricerche deve essere considerato un Ente inutile dai nostri amministratori, allora è bene che lo si dica chiaro e tondo. Gli scienziati del CNR nove anni fa (2005) hanno diramato un comunicato contro le pratiche di disinfestazione su vaste aree. Dal convegno “ZANZARE – DISINFESTAZIONI – INFORMAZIONE” Esperienze e Indagini, tenutosi il 16/05/2005 presso l’Aula Marconi del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Roma, è infatti emersa la volontà dei relatori di sottoscrivere un documento comune affinché il problema in oggetto venisse affrontato nel modo più opportuno e meno aggressivo possibile nei riguardi sia dell’ambiente che della salute dei cittadini. Gli scienziati hanno definito queste pratiche dannose alla salute dei cittadini e all’ecosistema. In particolare, si legge nella relazione, che il tossicologo molecolare, prof. Claude Reiss del CNRS di Parigi, ha riferito che, con la Tossicogenomica (Ricerca, su cellule umane) sono stati testati vari insetticidi, ed è risultata una inaspettata pericolosità per la salute, anche di quelli comunemente ammessi ed usati per combattere le zanzare e fino ad oggi ritenuti poco pericolosi e a basso impatto ambientale (permetrina ed altri). Infine si legge nella stessa relazione del prof. Reiss: Per dare un’ultima informazione, stimiamo che 1 milione di persone muoia ogni anno a causa di forme di cancro che sarebbe potuto essere evitato se fosse stata effettuata una sufficiente prevenzione sui prodotti chimici responsabili di aver causato questi tumori. Il giorno 2 agosto 2013 il Sindaco di Sassano, dottore oncologo, annunciando la disinfestazione nel Comune da lui stesso amministrato, ha correttamente definito i prodotti che sarebbero stati utilizzati per l’operazione “veri e propri veleni”. Infatti, si leggeva nel comunicato. “Il Comune informa quindi i cittadini che è assolutamente vietato richiedere i prodotti insetticidi utilizzati durante il trattamento, in quanto costituiscono dei veri e propri veleni; di chiudere bene porte e finestre e rientrare la biancheria e gli animali domestici; di non consumare frutta e verdura presenti nelle zone trattate prima di 3 giorni e di non frequentare le stesse zone prima di 2 ore dal passaggio del mezzo che eroga gli insetticidi”. Adesso i Comuni del Vallo di Diano delegano addirittura le aziende che effettuano la disinfestazione a rendere pubblica l’operazione (inutile e dannosa). Ed ecco il messaggio di morte su questi manifesti: in caso di avvelenamento contattare il centro antiveleni ospedale Cardarelli al num. 081/7472870. A leggere, poi, il toccante saggio del 1962 “Primavera silenziosa” di Rachel Carson (1907, 1964), l’effetto devastante sull’ecosistema dello spargimento di pesticidi non è da sottovalutare. Questo saggio, nel tempo, è diventato un manifesto del movimento ecologista, anche perché in esso si indicano processi naturali (e non chimici) per le disinfestazioni da insetti dannosi all’agricoltura o pericolosi per l’uomo, quali le zanzare. Sarà allora per questo che lo scorso anno la LIPU avrà provveduto ad installare 20 bat-box per pipistrello ed altrettanti nidi artificiali per uccelli all’interno del centro della Guardia di Finanza che si trova in un’ansa del fiume Tevere all’interno del Grande Raccordo Anulare? La lotta biologica alle zanzare e agli insetti dannosi è dunque possibile, così come si sa dal lontano 1962, anno in cui è stato pubblicato, per la prima volta, il saggio “Primavera silenziosa”. Sarà per questo, ancora, che si legge che: La lotta sperimentata come realmente efficace, senza effetti collaterali e consigliata dagli esperti è quella larvicida che, eliminando le larve depositate dalle zanzare nelle acque stagnanti, ne impedisce la riproduzione. Risulta invece quasi inutile l’uso di nebulizzazioni di insetticidi chimici per gli individui adulti, ormai resistenti a tali trattamenti. Tra i vari metodi biologici, c’è l’impiego della gambusia affinis. Si legge ancora: Estremamente utile e fondamentale per la distruzione delle larve di zanzara si è dimostrato un pesciolino importato dall’America, la GAMBUSIA AFFINIS che, a suo tempo, ha aiutato a combattere con successo la malaria. Si consiglia a chiunque ne abbia la possibilità, di metterlo in piccoli stagni, vasche o acquari cioè, in spazi circoscritti. Tale impiego risulterà estremamente efficace per contribuire alla lotta ad ogni tipo di zanzara (come è stato fatto nel Parco di Ninfa in provincia di Latina).Tuttavia, molte amministrazioni locali ancora oggi, agosto 2014, preferiscono spargere “veri e propri veleni”, anziché tenere puliti i corsi d’acqua e creare stagni con pesciolini mangia-larve, anziché provvedere ad una pulizia più stretta di strade e contrade, anziché mettere in campo strategie “biologiche” per il contenimento del fenomeno zanzare. Ci si chiede allora se queste operazioni, che costano tanti soldi pubblici, siano in linea con la tutela della salute dei cittadini,costituzionalmente garantita, e con la salvaguardia dell’ambiente. Si inoltrerà il presente comunicato alla stampa, naturalmente, perché le Istituzioni possano comprendere cosa sta accadendo in un’area contigua del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Concludiamo dicendo che tutte le stagioni saranno silenziose nel Vallo di Diano, se sono silenziose le coscienze di alcuni amministratori e di quei cittadini che, a vario titolo, rappresentano enti pubblici e, infine, di quei fedeli e di quei religiosi che non muovono un dito e non sprecano una parola per denunciare questo sfregio al Pianeta. Con le zanzare anche quest’anno – come negli anni scorsi – moriranno api laboriose, rondini leggiadre, pipistrelli veloci, libellule variopinte, lucciole luminose e tanti altri animali utili all’ecosistema, senza contare i danni che noi uomini facciamo a noi stessi. Potremmo allora finalmente e definitivamente smetterla con questa follia?
Il Responsabile della Sede
prof. Roberto De Luca