Mercato San Severino: “Serate Agostane”, premio giornalistico al direttore Rita Occidente Lupo
Anna Maria Noia
Si è concluso in bellezza il primo appuntamento dell’evento culturale “Serate agostane” – in atto dal 19 fino a sabato 23 di questo mese nella frazione Costa: una grande partecipazione di pubblico ha salutato positivamente la kermesse ideata dal docente Luigi Grimaldi e dal sodalizio “S. Luigi Gonzaga”. Tutto ben organizzato, nel corso della soirée inaugurale: dalla location, nella interessante cornice di un antico casale da riattare ma tutto sommato simpatico, alle cantanti: Loredana e Francesca – che hanno esibito la propria ugola e voce in un intermezzo musicale – infine niente da eccepire anche per la degustazione di panini con formaggio e diversi affettati, con zeppole cucinate in casa, e della presenza di un buon vinello a dissetare gli astanti, intervenuti numerosi. Il tema della serata verteva su “Etica e giornalismo”. Hanno presenziato: Luigi Grimaldi – tra i responsabili – Elisabetta Ingenito – area staff del sindaco a Mercato S. Severino; l’assessore alle Politiche Culturali della cittadina, Assunta Alfano; i giornalisti Ermanno Corsi (anche presidente del consiglio regionale Ordine Giornalisti Campania), Salvatore Campitiello, presidente Assostampa Campania Valle del Sarno – a moderare con acume e tessendo pazientemente le fila del convegno passo dopo passo, nell’illustrare l’argomento – e Alfredo Salucci, medico e cronista. Vi era anche Rita Occidente Lupo, direttore del nostro quotidiano. Proprio a Rita Occidente è stato conferito, al termine della kermesse, un riconoscimento per il suo costante impegno nell’ambito della deontologia professionale. La Lupo ha ricevuto il premio “Mimmo Castellano” direttamente dalle mani di Salvatore Campitiello, per meriti culturali e giornalistici. Il tutto, col patrocinio dell’Ordine della Campania e della Provincia di Salerno. Nel casale, alquanto rustico però accogliente, della popolosa frazione si è dissertato dei massimi sistemi inerenti i doveri – più che diritti – del giornalista coscienzioso nei confronti del suo pubblico, dei propri lettori, dell’opinione pubblica ma non di altri “padroni” – nemmeno degli editori, che in Italia (singolarmente rispetto agli altri Paesi) non sono “puri” bensì manifestano interessi ben lontani dalla “verità”, sia pure non assoluta, mediata da chi lavora per i media! Presentati gli ospiti, la conduttrice/presentatrice Elisabetta ingenito, ha introdotto l’argomento. A sviscerare – come un ideale gomitolo – la questione il paziente Campitiello, che ha dato l’opportunità a Corsi di tenere – realmente! – una grande lezione di morale giornalistica. Il discorso è partito dalla discussione attorno all’articolo 21 della Costituzione italiana, vero e proprio discrimine tra diritto “alla” informazione (intesa più razionalmente rispetto alla comunicazione) e “della” informazione; un articolo fondamentale da cui si dipartono le altre normative legate all’etica in campo professionale – come ad esempio le recenti leggi sulla privacy, la Carta di Treviso e i vari statuti per coloro che volessero intraprendere il “bel mestieraccio”, come si diceva una volta. Nel corso del lungo intervento di Corsi – molto più articolato rispetto a quello, pure intrigante e provocante, di Salucci – sono state stigmatizzate le criticità di una professione spesso lontana dall’essere, come ha affermato Campitiello – poi ripreso da Ermanno Corsi – “cane da guardia”. Dalle parole dei cronisti è emersa sì l’importanza del seguire una specifica linea editoriale, da parte di chi sia assunto a tempo indeterminato in una tal redazione, ma anche la necessità che il giornalista possegga delle proprie idee e che le confronti. Ed anche che si assuma la responsabilità della rettifica di una notizia, preceduta comunque da un serio e attento vaglio delle fonti, assolutamente da citare, nei suoi servizi! Rettifica che, secondo la legge, dovrebbe occupare in pagina lo stesso spazio rispetto a una notizia errata ma spesso sconsigliata dai legali dei potenziali “diffamati”. Molti altri input verso la questione etica nel mondo dell’informazione sono stati trattati nella serata, ma l’happening proseguirà nei prossimi giorni (fino a sabato), con un prestigioso parterre di personaggi. Tra gli altri ricordiamo – nel contesto previsto per sabato prossimo – la scrittrice Aure Marra Majandi, direttamente da Genova, accompagnata da Bettj Bolognesi – assessore alla Cultura della Regione Liguria. Altre personalità – del comprensorio e non – diranno la propria anche durante le altre occasioni approntate non solo per divertire (nel senso etimologico del termine, cioè l’andare a capo) ma anche per riflettere di letteratura, poesia e storia. Gustando – perché no? – un panino, del vino e brevi sprazzi musicali sotto il firmamento di questo afoso mese estivo.