Salerno: Sel su Fonderie Pisano
Il prossimo 27 settembre si terrà una manifestazione indetta dal comitato “Salute e Vita” che pone al centro della propria piattaforma le delocalizzazione delle fonderie Pisano e il risanamento/bonifica dell’area. Nell’aderire convintamente alla manifestazione, i circoli cittadini di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ ribadiscono che Il diritto alla salute, il diritto al lavoro e la salvaguardia dell’ambiente sono principi irrinunciabili e non possono essere posti in contraddizione tra loro purchè: Chi ha la responsabilità di programmare lo sviluppo urbanistico sancisca definitivamente il principio che non possono più essere tollerati insediamenti industriali all’interno dell’abitato. Gli imprenditori degni di questo nome perseguano il giusto profitto investendo nella propria azienda, nell’innovazione tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi, nel rispetto della legge e della comunità di cui fanno parte. Le istituzioni preposte alla tutela della salute e dell’ambiente, svolgano con trasparenza e fino in fondo il proprio dovere di verificare il rispetto della legge e di prevenire e sanzionare gli abusi. I Circoli cittadini di SEL ritengono non più rinviabile la delocalizzazione degli impianti. Tuttavia, ciò non può avvenire pregiudicando l’integrità di aree a vocazione agricola, né può avvenire in aree la cui originaria destinazione a insediamenti produttivi è posta in discussione dallo sviluppo stesso della Città. Non sono più opportune nuove installazioni nella zona industriale di Salerno, ormai ampiamente urbanizzata e vicinissima a strutture (ospedale, stadio, cinema, porto turistico, carcere, centri commerciali e nuovi quartieri residenziali) incompatibili con nuovi impianti. D’altra parte, non è detto che l’area industriale di Salerno debba essere per forze di cose all’interno dei confini comunali. Altre aree industriali nella provincia, dotate di infrastrutture più adeguate, spazi non ancora saturi (e, cosa importante, lontane dall’abitato), potrebbero rappresentare una scelta più saggia e opportuna. Sinistra Ecologia Libertà, chiede che l’amministrazione comunale di Salerno si assuma in pieno le sue responsabilità, attraverso le prerogative egli strumenti che le sono propri. In particolare: che vincoli la destinazione della futura area di risulta a verde pubblico e a scopi sociali, sportivi e culturali–che si attivi per un riqualificazione urbanistica delle aree di Fratte, di Cappelle, di Brignano, dell’area archeologica, di Matierno, di Capezzano e di Cologna che sia finalizzata alla valorizzazione dell’area archeologica e prevenendo ogni ulteriore consumo del suolo che prenda atto che dalla sua costituzione a oggi, l’ASI ha svolto il suo ruolo in maniera tutt’altro che efficace e, pertanto, esca dall’ente e si riappropri della titolarità piena dell’attuale area industriale. Quest’ ultimo punto, peraltro fu inserito, proprio su richiesta di SEL, nel programma della coalizione che si presentò alle ultime elezioni comunali. Infine, SEL chiede che la proprietà:
- renda noto il proprio piano industriale, indicando le fonti di finanziamento pubblico e informando la cittadinanza delle misure (e relativi investimenti) che intende prendere per salvaguardare l’ambiente e il diritto alla salute.
- Si assuma le sue responsabilità nella bonifica della zona interessata dalla sua attività in quasi sessant’anni.
I circoli cittadini di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’