Napoli: Coisp “Atto Dovuto” calvario poliziotti contro crimini
Risale a domenica 24 agosto uno degli ultimi episodi di cronaca nera, che, a Roma, ha visto coinvolta come vittima sacrificale della follia umana, una giovane donna, uccisa e quasi decapitata da un uomo che in preda ad uno stato di folle violenza, si è poi scagliato contro due agenti della Polizia di Stato che erano intervenuti e che purtroppo , nel pieno esercizio dei doveri e nell’uso legittimo delle armi, si sono visti costretti a sparargli per evitare che potesse commettere altri omicidi. Sull’episodio di ordinaria violenza metropolitana è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato indipendente di Polizia COISP, il quale ha dichiarato: “ Innanzitutto desidero esprimere tutto la mia gratitudine come cittadino e come appartenente alla Polizia ai due agenti che in quegli interminabili istanti hanno dovuto prendere una decisione importantissima per preservare l’incolumità di altri cittadini e la loro, vedendosi costretti a sparare contro l’autore di un efferato omicidio. Sicuramente il loro operato sarà adeguatamente ricompensato dal Questore di Roma. Premesso ciò, come sempre accade, abbiamo già dovuto registrare le dichiarazioni della sorella del killer, la quale, giustamente accecata dal suo legame familiare, ha descritto il fratello come il migliore di questo mondo, dolce con i bambini ed amorevole con tutti, non riuscendo a spiegare quanto occorso domenica e chiedendo spiegazioni sul perché della sua morte per mano degli agenti. Ora purtroppo assisteremo al solito calvario che aspetta i nostri colleghi, il cosiddetto “atto dovuto” che li vedrà iscritti nel registro degli indagati. I due poliziotti, dopo aver tenuto un comportamento irreprensibile, si vedranno costretti a nominare un difensore di fiducia, un perito balistico e affrontare un lungo processo mediatico che per forza di cose inciderà sulla loro vita professionale e familiare. Mi auguro che il tutto si risolva in tempi brevissimi, avendo massima fiducia nella Magistratura capitolina. Saremo vicini ai due colleghi in qualunque modo possibile. Il discorso però – prosegue il leader campano – riporta sempre alla inadeguatezza dei mezzi di coercizione fisica di cui sono dotate le nostre forze dell’ordine; sono anni che chiediamo l’introduzione del c.d. “taser”, già in dotazione ad altre forze di Polizia, che magari in alcuni casi potrebbe evitare conclusioni drammatiche. Il nostro Segretario Generale Franco Maccari continuerà a sollecitare il Dipartimento affinchè si faccia carico di tutto ciò a tutela dei propri dipendenti, che continuano a lavorare con massimo spirito di abnegazione anche in questo particolare momento storico che vede il Comparto Sicurezza mortificato dai tagli ormai scriteriati dei vari Governi, che addirittura minaccia una proroga di ulteriori due anni del tetto salariale e del blocco dei contratti. La misura ormai è colma, i poliziotti non possono più pagare per colpe altrui.”