Milano: concluso “Festival Internazionale musica antica”

 Si è concluso a Milano il “Festival Internazionale di Musica Antica”, la kermesse musicale svoltasi nel corso del mese di agosto e che è giunta in quest’anno 2014 alla sua ottava edizione. Il Festival Internazionale di Musica Antica è stata davvero una gran bella cosa. Il successo di pubblico e di critica che anche quest’anno la manifestazione ha registrato premia gli sforzi degli organizzatori.
La manifestazione si è conclusa con l’apprezzato concerto tenutosi presso la Basilica di Santa Maria della Passione, con il “Juditha Triumphans” – Musiche di Vivaldi, Cimarosa, Jommelli, Mozart Les Talents Lyriques, Delphine Galou Contralto, Cristophe Rousset Direttore.Naturalmente il contesto musicale rappresentativo di questi raffinati eventi riporta in atmosfere magiche e si è come sospesi nella sacralità. La Sala Capitolare del Bergognone in Santa Maria della Passione rappresenta infatti un ambiente privilegiato dell’antico convento ove si tenevano le periodiche riunioni dei Canonici, edificato mentre la Chiesa era ancora in costruzione e del quale, nella Milano odierna, si respira e si ascolta ancora il silenzio degli antichi raccoglimenti e delle preghiere.Tale quattrocentesca sala prende il nome dal suo famoso artista di fama mondiale, Ambrogio Di Stefano da Fossano, detto appunto “Il Bergognone” (1481-1522), allievo del contemporaneo Vincenzo Foppa. La figura del Cristo altresì domina il centro della parete di fronte l’ingresso, su cui convergono tutti i raggi prospettici, compresi i pannelli che li affiancano e “miracolisticamente” anche la voce soave del Contralto, della “Parigina” Delphine Galou, di vasta fama artistica per le interpretazioni di grandi musicisti, dal Vivaldi all’Orlando, diretti da eccelsi Maestri come Jordi Savall e Federico Maria Sardelli.
Pertanto, come in tutte le rappresentazioni del Festival, hanno interagito bellezze artistiche con soavità musicali ed espressioni liriche degli interpreti, di non comune bravura. Siamo nell’atmosfera del “Melodramma Sacro” che nel 700′ diverrà anche rappresentativo. L’influsso del gusto teatrale sull’oratorio è favorito anche dal passaggio dal latino al volgare.Proprio nel caso della “Betulia liberata”, il testo del libretto è di Pietro Metastasio, il più celebre “librettista” di opere teatrali. Juditha Triumphans è opera assoluta, dove l’oratorio in latino coesiste in quello volgare per tutto il Settecento ed ha, nell’unico oratorio pervenuto del Vivaldi, espressione assoluta di capolavoro. Il Direttore, Cristophe Rousset, con la Sua Orchestra ed al Contralto Galou, ha portato al Crocifisso in alto le note di Jommelli, di Bach, Mozart, Gassmann, di Anfossi, di Cimarosa, Cafaro e di Vivaldi, fino ad un apprezzamento indiscusso del pubblico presente.
In tanta sublimazione di arti e musica, nonchè l’eleganza del Contralto in un sacrale azzurro che da lontano appariva quasi una Madonna, con un pubblico che, certamente per praticità ormai consueta dei tempi nostri, non ha sempre rispettato l’eleganza della sera – ricordiamo Milano è Città dell’Alta Moda” – meno il “protocollo” di tanti atteggiamenti, seppure in “buona fede”.