Lavoro? Ce n’è per tutti!
Allarme disoccupazione in Italia, specie per i giovani un trend in picchiata. Eppure, l’impiego per alcune categorie, ci sarebbe in abbondanza: installatori d’ infissi, falegnami, panettieri, macellai, sarti, baristi, camerieri, pasticceri, infermieri, informatici e operai specializzati. L’Istat ha così invitato quanti incrociano le braccia, lamentandosi della disoccupazione imperante, a darsi da fare in quelle mansioni che oggi in via d’estinzione, offuscano anche la genesi del nostro Stivale. Favorendo così la manodopera straniera, che non teme concorrenti a riguardo. Solo in agricoltura il ritorno nei campi dopo 30 anni! Per gli altri settori, la corsa alla scrivania ormai da tempo, ha segnato anche la fine di quella sicurezza, un tempo ambita dalla statalizzazione. Antichi mestieri, oggi sempre meno incarnati da figure professionali, avviate al lavoro già dai banchi di scuola. Occorrerebbe rivedere gli stessi cicli di studi giacchè oggi la cultura non può più essere impiegata al ritmo “Da grande vorrei lavorare come…”
Gentile Signora Direttrice N.D. Rita Occidente Lupo. Alcuni mesi fa , sulle pagine on line della rivista “Oggi”, apparve un articolo di un professionista che , giustamente , si lamentava di non poter portare avanti la famiglia, ( moglie e figli),perché non riusciva a trovare un lavoro che riguardava la sua professione, era immensamente avvilito e lo dimostrò con le sue accorate parole. Leggendo tale articolo, fui spinto a commentarlo dicendogli che , sicuramente, gli sarebbe stato utile girare tra alberghi e ristoranti dove, specie nei mesi estivi, vi è una buona possibilità di essere assunti, seppure per pochi mesi. Dopo alcuni mesi quel signore scrisse nuovamente su “QGGI” solamente per ringraziare il sottoscritto per averlo salvato. Aveva dato ascolto al mio suggerimento e aveva trovato lavoro in qualità di cuoco in un albergo, ma non basta, fece amicizia anche con dei professionisti che l’aiutarono a rientrare nella sua vera professione. Con questo voglio dare ragione alla nostra gentile direttrice quando dice che occorre indirizzare i nostri figli a praticare anche quelle arti e Mestieri che stanno totalmente scomparendo e che potrebbero alleviare di molto lo stato di disoccupazione che perversa nel nostro amato Paese. Cordialità, Alfredo.