San Valentino Torio: amministrative, Russo “Rinnovo mia politica di servizio”
Sugli ultimi raggi estivi, i motori delle prossime competizioni elettorali, che ridisegneranno equilibri e porteranno in auge ancora una volta alfieri politici. Coloro che intendono porsi al servizio della colllettività, per dare alla politica, non per carpirne eventuali benefici. In un momento nevralgico per le sorti italiane, in cui la crisi sventaglia ogni giorno problematiche sempre più complesse, per gli amministratori pubblici diventa una vera e propria crociata poter andare incontro alle svariate esigenze della popolazione, cercando di risolvere i problemi o di giungere a soluzioni tampone, per alleviare almeno in parte il disagio. C’è chi la politica la fa per hobby e chi ce l’ha nel sangue. Chi la insegue come una chance al disimpegno e chi la visita come una milizia. Massimiliano Russo, dal 2000 in campo, assessore alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Giovanili ed ai rapporti con l’Università del Comune dell’Agro-Nocerino-Sarnese, San Valentino Torio, mostra d’aver le idee ben chiare per il futuro. Nella ridente realtà, che vanta poco più di diecimila anime, dopo due mandati, il sindaco Felice Luminello deve cedere la fascia tricolore. Nell’aria i rumors non mancano: le candidature, ancora in pentola giacchè quando si tratta d’impegnarsi in prima persona, molti reticenti a rimetterci il proprio volto. Non così per Russo, che padre di tre simpatici frugoli, di cui una coppia di due gemelli, tiene a cuore il suo paese e la comunità, seriamente preoccupato dell’avvenire anche delle nuove generazioni, alla luce dei precari orizzonti anche lavorativi. Dottore commercialista, forzista, moderato, profondamente convinto che siano i valori cristiani da tutelare e portare avanti, specialmente nelle politiche familiari, garantendo serenità domestica tra le pareti familiari, non si tira indietro rispetto a qualche indiscrezione trapelata sulla sua ricandidatura. “Sì, mi ricandido alle amministrative, in quanto intendo continuare a servire il mio paese- rivela-come in questi anni, nella convinzione che i giovani possano gettare le basi per un futuro propositivo.Il mio appello a tutte le forze moderate e centriste, affinchè si possa continuare a reggere la cosa pubblica nel rispetto democratico e nel dialogo col territorio. Mi accorgo che al tocco magico delle campane, forze politiche assenti finora dalla scena, sembrano venir fuori. Se qualcuno tenta in tal modo di risvegliare le coscienze, erra, perchè non è la strumentalizzazione del sacro a dover far prendere coscienza dell’impegno civico. Ricordando le parole di don Sturzo, devo dire che mi appartengono: il cattolico è colui che s’impegna nel connettivo sociale, non si tira indietro, ma non è il sacro che deve trainare. Nel rispetto delle diverse intelligenze che animano ogni comunità, mi auguro che sia soprattutto l’etica a ridestare l’impegno dei singoli e a far comprendere che solo facendo rete, si possono ottenere risultati eccellenti. E nel momento che sta attraversando il nostro Stivale, con una politica che mina sempre ulteriormente i valori cristiani, miei dalla prim’ ora, dobbiamo più che mai restare uniti e sostenere la volontà di chi ci mette la faccia, in una competizione elettorale. Non sono abituato a tirarmi indietro dinanzi alle sfide nè ad uscire dalle porte laterali delle sagrestìe: il mio agire è stato sempre impostato nella chiarezza alla luce del sole, bandendo panegirici strumentali. Mi auguro che almeno la religione possa esser tenuta fuori da certi pruriti arrivistici elettorali!”