Eboli: Amministrazione decaduta, nessun motivo di brindare!
L’Amministrazione Comunale è caduta, per la città si apre un periodo di almeno 6 mesi di commissariamento, di gestione della semplice normale amministrazione, e nei luoghi della politica Ebolitana si brinda. Brinda la destra perché è riuscita , non per merito suo ma per lo “spappolamento” del PD ebolitano, a far cadere l’Amministrazione Melchionda e perché sono convinti di potere finalmente arrivare al governo della città . Convinti di essersi rifatti , col gesto delle dimissioni, una verginità politica che , purtroppo per loro , non c’è più ! Gli ebolitani hanno davanti agli occhi cosa ha significato per Eboli e per la Pianadel Sele cinque anni di governo della Regione e della Provincia di Salerno che praticamente hanno dimenticato la nostra zona, nel silenzio imbarazzante dei rappresentanti locali di quell’area politica ! Vogliamo ricordare la vicenda ospedaliera? Ancora domenica sera al convegno organizzato dal Comitato delle mamme, abbiamo assistito all’evidente stato di confusione e della disperata “arrampicata sugli specchi ” da parte dei rappresentanti della destra, tutti impegnati a difendere o almeno a dare un senso, alle scelte di Caldoro e di Squillante.
Vogliamo parlare delle politiche sociali e dei tagli radicali a questo settore ?
Vogliamo parlare dei trasporti e del fatto che, ormai alla stazione di Eboli ferma solo qualche treno che ha finito il carburante ? Vogliamo parlare delle infrastrutture che sono state “scippate” a questo territorio, come l’interporto o il Polo Agroalimentare ?
Vogliamo parlare del P.T.C.P. voluto da Cirielli che rende la Piana del Sele una area di passaggio verso e dal Cilento? Vogliamo parlare delle strade provinciali che dovrebbero condurre al mare. ridotte ad una sorta di percorso di guerra che sicuramente non incoraggia i turisti che usciti dalla autostrada ad Eboli o Battipaglia dovrebbero recarsi sulle nostre coste?
E potremmo continuare…..l’elenco sarebbe lungo ! E tuttavia la destra brinda! Questa “destra” che, per altro, nulla ha a che fare con la cultura e le tradizioni della destra ebolitana, i cui rappresentanti storici, probabilmente, si staranno rivoltando nella tomba assistendo a cosa i loro successori hanno ridotto quei principi ed quei valori di cui essi pure sono stati convinti portatori! Melchionda brinda! Ha radunato nell’aula consiliare il suo “cerchio magico” ed ha brindato. E’ convinto forse di dare così dimostrazione di forza, di sicurezza, di stare sempre ” in sella”. Ma quello che ha intorno sono solo macerie! Macerie del PD, ridotto a ” bande” l’una contro l’altra armata, che si è ritrovato con solo tre consiglieri comunali, dei quindici che facevano parte del suo “gruppone” consiliare, stretti intorno al sindaco che pure del PD era espressione. Forse sarebbe necessaria una riflessione critica ed autocritica su questi 9 anni….ma non se ne vede neanche l’ombra. Forse non se ne ha neanche la forza! Si preferisce brindare ! Macerie di una città che esce spossata da 9 anni e mezzo di gestione cinica, spregiudicata, approssimativa dell’amministrare. Eboli è sprofondata in una crisi economica, sociale, culturale, civile impressionante. Crisi del genere la nostra città nei millenni le ha già conosciute: dalle epidemie che facevano strage, alle invasioni che distruggevano, alle carestie che affamavano, ai bombardamenti che radevano al suolo, alle crisi economiche che costringevano ad emigrare le migliori energie della nostra terra, ai periodi bui in cui chi esercitava il potere costruiva una vera cappa di piombo sulla città. Ogni volta Eboli ha però saputo, come la mitica fenice, risorgere dalle proprie ceneri, trovare le forze, la voglia, l’entusiasmo, per rinascere e diventare più bella, più fiera, più viva, più ricca di prima. Non a caso nel nostro stemma, caso più unico che raro, in alto sono collocate le sette fiammelle della “reinfiammazione” , che voleva rappresentare proprio questo: la capacità della comunità ebolitana di superare momenti di grandissima difficoltà e di costruire una città migliore di quella distrutta dall’evento drammatico e, ogni volta, sempre più cuore pulsante, centro di riflessione, di proposta e di guida dell’intera Piana del Sele . C’era, allora, la grande volontà degli ebolitani di andare avanti, di andare oltre le avversità anzi di trovare da esse la forza per rinascere e ridiventare “grandi” ! E oggi? Oggi quella che Melchionda ci ha lasciato è una città rassegnata, narcotizzata quasi indifferente! Noi ci diamo il compito di rimuovere questo stato di torpore e rimettere in piedi tutta Eboli! La destra brinda ! Melchionda ed i suoi brindano! Anche questo è sintomo del degrado della politica cittadina. Noi non brindiamo, non abbiamo nulla a cui brindare perchè siamo troppo preoccupati per le sorti della nostra città. Noi preferiamo ragionare, confrontarci, romperci la testa sulla comprensione dei problemi di Eboli e sul modo in cui affrontarli . Preferiamo discutere per disegnare la città che vogliamo! Partiremo il 22 ottobre con una grande iniziativa pubblica sulla situazione economica di Eboli e della Piana del Sele, in cui chiameremo sindacati, operatori economici, lavoratori che stanno vivendo sulla propria pelle la crisi, a confrontarsi con i cittadini tutti sul ” che fare”? Abbiamo aperto i nostri “cantieri” per la costruzione del programma per Eboli e invitiamo tutti gli ebolitani che hanno a cuore le sorti della nostra città a parteciparvi, a portare il loro contributo di idee e di esperienze. Tutti, assolutamente tutti , sono i benvenuti !Rifondazione Comunista l’Altra Europa con Tsipras Sinistra Unita