Mondragone: Pescopagano, cittadini nel degrado!
A Pescopagano, frazione del Comune di Mondragone, i residenti stando assistendo all’ennesimo dubbio shakespiriano ” To be or not to be” (Essere o non essere), infatti gli abitanti si chiedono ancora cosa siamo. In questo quartiere simbolo del degrado, attore nei giorni del 13 e 14 di luglio c.a. di una protesta accesa fra immigrati che rispondono con efferata violenza e cittadini vessati da ingenti crimini perpetrati giornalmente ai loro danni; in questo quadro sociale il Sindaco di Mondragone dott. Giovanni Schiappa altro non riesce a dire, quale
excusatio, che siamo un quartiere privato. A questo punto la cittadinanza presente in loco si pone una domanda: “Ma se siamo privati quando dobbiamo ottenere un servizio come quello dell’illuminazione dei viali, che consentirebbero una maggior sicurezza nelle ore buie, perchè poi non lo siamo più quando si tratta di autorizzare interventi primari quali quello della nuova linea in Fibra Ottica? O il Comune non può mai o non siamo privati solo per una questione di comodo.” Ma a questa domanda, cosa rispondono il Sindaco di Mondragone e la sua giunta? Se dopo i recenti fatti di violenza due extracomunitari abbattono di fatto con un motorino il quadro elettrico ENEL a cui si allacciava la corrente, che avrebbe potuto illuminare i viali e non è mai stato riparato, perchè ora il Comune ha invece dato l’autorizzazione ai
lavori per l’istallazione dei nuovi cavi in Fibra ottica? E dunque i cittadini chiedono esplicitamente e pretendono una risposta in merito dal Sindaco di Mondragone: siamo o non siamo privati? Su questo annoso problema l’amministrazione comunale, forse per nascondere le proprie lacune ed incapacità, non si è mai espressa in alcun senso, ma ora è chiamata a dare una risposta ai residenti infuriati. Questo è stato da sempre il punto focale con cui ogni amministrazione che si è succeduta non ha mai, di fatto, dato modo a quest’area di potersi sviluppare eppure la zona è frequentata da turisti, dai mezzi di trasporto della TPL (trasporto pubblico locale), dai mezzi della raccolta rifiuti con appalti comunali. Nonostante ciò il territorio è ancora fermo da decenni ed è giunto ad un livello non più sostenibile, se non si fa riferimento a qualche iniziativa privata dei residenti. Però Pescopagano paga le tasse, anche quelle per i servizi indivisibili, che, allo stato attuale, di fatto non possiede e ora i cittadini di questo territorio sono stanchi di mantenere un aspetto ibrido che non dà certezze.
Marco Sarra