Pagani: Enpa, sorpreso mentre ispeziona rete a volo per uccellagione
Il fine settimana scorso i controlli sono stati mirati alle squadre di cinghialisti presenti nel territorio di Salerno. Squadre anche molto numerose, il contributo di tutte le guardie dell’Enpa risulta determinante in questi casi. Sorpresi cinghialisti di squadre regolari senza il regolamentare giubbetto fluorescente e che avevano omesso di tabellare la zona loro assegnata. Queste regole servono per mettere in sicurezza i cacciatori stessi, visibili anche da lontano, ed eventuali escursionisti che loro malgrado potrebbero incappare in una battuta di caccia. Sanzionati secondo le norme del caso. Questo fine settimana i controlli si sono svolti nell’agro nocerino sarnese. L’arrivo dell’avifauna in migrazione non è passata inosservata agli uccellatori. Gli agenti dell’Enpa di Salerno hanno optato per i territori di Mercato San Severino e Pagani. Proprio in quest’ultimo Comune, una squadra, ferma per un ascolto, viene attirata da un richiamo per tordi. Una parte del personale si incammina lungo un canale maleodorante mentre gli altri si allontanano con le auto. Dopo una passeggiata di un chilometro, la Protezione Animali giunge in un area aperta e individua la fonte del suono. Si tratta di due richiami posizionati al limite di un frutteto e sovrastati da una rete a tramaglio di 20 metri per 5. Nei pressi della rete erano sistemati 4 richiami vivi tra cui tordi e frosoni. Di fatto i richiami riproducevano i versi di questi due uccelli. Si opta per due appostamenti ai lati opposti della rete. Gli agenti escono allo scoperto solo per liberare la fauna che viene intrappolata nella rete durante la notte. Alle sei circa ecco giungere un soggetto che comincia ad ispezionare la rete. Prontamente le guardie dell’Enpa escono allo scoperto e identificano il soggetto. Si trattava di un pregiudicato del posto che confessa di aver appreso quell’arte dal padre, noto alle guardie dell’Enpa. Durante la fase di smontaggio e recupero del materiale altri due merli restano vittima della rete ma vengono prontamente liberati così come un frosone usato come richiamo vivo di recente cattura. Purtroppo un tordo viene rinvenuto morto all’interno della gabbia e altri due tordi non risultano liberabili a causa del piumaggio rovinato dalle sbarre. Verranno in seguito condotti all’ospedale veterinario CRAS di Napoli. Denuncia e sanzione amministrativa per il soggetto mentre tutta l’attrezzatura viene posta sotto sequestro. In poche ore le vittime della rete sono state almeno 15 tra cui tordi, merli ed una civetta. L’attività di vigilanza è proseguita poi con controlli su alcuni cacciatori risultati però in regola.