“Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Interno quali iniziative urgenti ritenga opportuno adottare per contribuire all’identificazione degli aggressori dei militanti e simpatizzanti di Gioventù Nazionale a Castellammare di Stabia, e se le forze di polizia siano intervenute tempestivamente sul luogo degli scontri. Un gravissimo episodio di violenza verificatosi durante la “Festa Tricolore”, organizzata dal gruppo giovanile di FdI-An”. È quanto dichiara
Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.“I militanti e i simpatizzanti di Gioventù Nazionale – spiega – temono adesso per la loro incolumità, così come le stesse autorità che hanno paura dell’ulteriore inasprimento del clima tra i giovani politicamente attivi a Castellammare, un tempo considerata “città rossa” e soprannominata addirittura la “Stalingrado del Sud”. Dinanzi alla violenza che imperversa e penetra nella politica, le Istituzioni non possono e non devono rimanere indifferenti. Peraltro, la violenza esercitata contro la libertà di pensiero e di espressione rende insicure le città e non si addice affatto al principio del rispetto della democrazia”.
“Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Interno quali iniziative urgenti ritenga opportuno adottare per contribuire all’identificazione degli aggressori dei militanti e simpatizzanti di Gioventù Nazionale a Castellammare di Stabia, e se le forze di polizia siano intervenute tempestivamente sul luogo degli scontri. Un gravissimo episodio di violenza verificatosi durante la “Festa Tricolore”, organizzata dal gruppo giovanile di FdI-An”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.“I militanti e i simpatizzanti di Gioventù Nazionale – spiega – temono adesso per la loro incolumità, così come le stesse autorità che hanno paura dell’ulteriore inasprimento del clima tra i giovani politicamente attivi a Castellammare, un tempo considerata “città rossa” e soprannominata addirittura la “Stalingrado del Sud”. Dinanzi alla violenza che imperversa e penetra nella politica, le Istituzioni non possono e non devono rimanere indifferenti. Peraltro, la violenza esercitata contro la libertà di pensiero e di espressione rende insicure le città e non si addice affatto al principio del rispetto della democrazia”.
