Salerno: Cgil su presidi ospedalieri, decisione Tar
Appresa la notizia dell’accoglimento da parte del TAR Campania Sezione di Salerno del ricorso presentato dalla EPM, e quindi del conseguente annullamento della Gara bandita dall’ASL SALERNO per i Presidi Ospedalieri e i Distretti Sanitari delle disciolte ASL SA/1 – 2 e 3, la FILCAMS CGIL e la UILTTRASPORTI UIL di Salerno manifestano la fortissima preoccupazione in merito agli effetti che tale determinazione produrrà primariamente nei confronti dei lavoratori impegnati sui Distretti Sanitari della disciolta ASL SA/1, che componevano la gran parte della delegazione presente ieri dinnanzi al TAR. Il capitolato di appalto ormai di fatto decaduto, infatti, prevedeva in modo del tutto eccezionale delle clausole sociali che si traducevano nell’obbligo per l’aggiudicataria di assumere tutto il personale in forze al 30 aprile 2014 confermando l’orario di lavoro contrattuale in essere a quella data, consentendo agli ex dipendenti del Gruppo SAM di recuperare i propri parametri contrattuali, superando il taglio drastico dell’orario di lavoro giornaliero riconosciuto in seguito all’ultima attribuzione del servizio, che li ha visti vittima di una riduzione dell’orario contrattuale da circa 25 ore settimanali a meno di un’ora giornaliera. Resta di non minore importanza la salvaguardia prevista per i dipendenti impegnati sull’Ospedale di Agropoli che vengono comunque salvaguardati malgrado la chiusura del nosocomio, nonché per i lavoratori della ex ASL Sa/2 per i quali non sono previsti i tagli che hanno portato all’attivazione degli ammortizzatori sociali ad oggi in essere. Al fine di manifestare all’opinione pubblica e a quanti in questa difficile vicenda possono intervenire, lunedì 22 dicembre dalle ore 9,00 i lavoratori si raduneranno per una prima iniziativa consistente in un Presidio Pacifico presso la sede ASL di via Nizza a Salerno, con la necessità, inoltre, di conoscere quali saranno le prossime azioni che l’Ente intenderà intraprendere per porre tempestivamente fine al protrarsi delle situazioni drammatiche che la mancata definizione della procedura di gara comporterà.