Salerno 1°, gli scout rivisitano Natività di Betlemme
Presepe vivente itinerante, villaggio medievale…botteghe artigianali e tanto misticismo a salutar i numerosi visitatori nell’ultimo week end prenatalizio. La ricetta doc, per un Natale all’insegna della spiritualità, dal gruppo scout Salerno 1° Agesci che, presso la Parrocchia San Gaetano, ha riproposto una due giorni intensa. Un tuffo nella rivisitazione della Natività, tra spaccati millenari, per ricomporre l’evento che a Greccio, il Poverello d’Assisi rese concretamente vivente, ricordando Betlemme. Entusiasmo e ritmi serrati, per curare nei minimi dettagli l’ambientazione e permettere ai numerosi fruitori, che anche gli stands gastronomici, potessero aver la loro parte, degustando il palato. Viziandolo con sapori tipici e leccornie natalizie: dal farro, alle calde zeppole, per la gioia di grandi e piccini, camicie azzurre ad offrire il meglio di un cammino che li vede coinvolti tutto l’anno. E che rimanda note di solidarietà alle nuove generazioni: ai più piccoli che, nel presepe vivente, orgogliosi di personificare i vari elementi, orgogliosi senza incertezze. I più grandi nelle botteghe di artigianato realizzate da loro. Quella dell’Agesci, proposta ancora valida nel nostro tempo, che continua a vantare proseliti! Infatti, se sembrava tramontato il mito scoutista, dai suoi primi vagiti nel 1904, in quanto erroneamente identificato solo con lo spirito alpinistico, dallo stesso nome inglese, scout-esploratore, oggi più che mai riletto attentamente il testamento di Baden Bowell. Lasciare il mondo un po’ meglio di come lo s’è trovato, regalando spiccioli di felicità al prossimo. In un costante cammino di formazione umana, sui cardini cattolici, amanti del creato e pertanto legati al Creatore! Questa la proposta che tanti ragazzi e giovani accolgono e fanno propria: incarnando un cammino cristiano, nel dedicarsi alla vita di gruppo ed all’accoglienza degli ultimi. Una dimensione autorevole, che ancora tanti, all’indomani della Route nazionale di San Rossore, quest’anno salutata anche dalla presenza di espressioni politiche, tra le quali Matteo Renzi, vecchia camicia azzurra, merita dì rimbalzare in cronaca. Almeno a Natale, fari calati su brutture e flash su quanto di sano ed edificante, coerente all’autentico messaggio del Dio incarnato, esiste nel mondo. Fortunatamente, ancora!