Salerno: Asl, sciopero sindacati, commento Squillante
Lascia senza parole il commento del Direttore Generale della ASL sullo sciopero indetto dalle Organizzazioni sindacali congiuntamente alla RSU Aziendale. Nel commento si rappresenta il Sindacato come un soggetto quasi rissoso con pretese assurde, lamentoso ed ideologicamente contro il management aziendale. “E’ un atteggiamento offensivo e gratuito” esordisce il Segretario della FISI / CSA Rolando Scotillo, “le relazioni sindacali, secondo Squillante, si riducono a mera informativa sugli atti adottati dalla Azienda, così come le risorse economiche messe in campo dal Contratto Nazionale di settore per la contrattazione aziendale vengano ritenute dallo stesso risorse a sua esclusiva disposizione su cui basta solo <informare> i sindacati sul come allocarli senza alcun democratico confronto.” Lo sciopero indetto da Fisi, Cgil, Uil, Fials, Usb, Nursind e Ugl ha basi serie e riguarda sia gli aspetti economici per i dipendenti della ASL, ai quali vengono sottratti con sotterfugi, furbizie varie e scorrettezza istituzionale circa 11 milioni di euro, sia più corrette relazioni tra le parti, sia gli effetti che le esternalizzazioni selvagge operate fino ad ora da questa ASL generano in maniera devastante sull’utenza e sui dipendenti.“Portare le attività lavorative all’esterno, come nel caso dell’assistenza domiciliare, quando, l’Azienda ha capacità produttiva disponibile per fare quella attività lavorativa e sostenere comunque i costi del personale porta ad un impoverimento dell’azienda (rimangano uguali i costi interni, aumentano i costi delle lavorazioni esterne) e al circolo vizioso di far aumentare progressivamente il costo che diventa alla fine un doppio costo e non un risparmio. Chiudere l’Ospedale di Agropoli senza prevedere reti di assistenza e percorsi sanitari di diagnosi e cura, chiudere la Pediatria e l’Ostetricia di Eboli senza prevedere un percorso neonatologico e senza implementare il parto domiciliare extra ospedaliero ha solo il senso di ingolfare il reparto materno infantile di Battipaglia ed invogliare le gestanti a partorire altrove , dichiarare di aver chiuso il materno infantile nel Presidio di Eboli per ottimizzare i servizi e potenziare le attività previste dal Decreto 82 R.C. senza allocare personale qualificato e mezzi nei reparti di Urologia , Oculistica , Infettivi nello stesso Presidio potenziandolo e differenziandolo dal Plesso di Battipaglia , significa solo aprire le porte ad un progressivo depotenziamento ed ad una progressiva chiusura del nosocomio ebolitano. Squillante cambi atteggiamento e si relazioni meglio con la RSU e le Organizzazioni Sindacali che rappresentano dipendenti che hanno tutto l’interesse a far funzionare meglio l’azienda e che rimarranno, si spera, fino alla pensione nel mentre egli rappresenta solo pro tempore l’Azienda.”