Battipaglia: Rosania su nomina Melchionda “Ancora arroganza che calpesta legge e mina credibilità istituzioni”
La stampa locale ha dato in questi giorni, con grande dovizia di particolari, la notizia che l’ex Sindaco del Comune di Eboli, a compimento di osceni, oscuri ed insondabili accordi trasversali, che hanno visto coinvolti pezzi della destra provinciale e pezzi del PD, l’ex Sindaco di Eboli Melchionda sarebbe stato nominato Presidente del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, di cui Eboli fa parte. (E immaginiamo, per tale incarico anche retribuito!) A voler essere cattivi (e qualcuno che se ne intendeva, tanti anni fa ebbe a dire che a pensare a male si fa peccato, ma che in politica molte volte ci si azzecca!) trova finalmente una risposta l’ostinata resistenza di quella Amministrazione ad uscire da un Consorzio (nato con tutt’altro spirito!) diventato, ormai, un carrozzone politico capace soltanto di accumulare situazioni deficitarie, la permanenza nel quale da parte della città di Eboli non trovava più alcuna giustificazione; Dall’altro appare evidente come una classe politica provinciale, screditata al punto da mettere a rischio la credibilità stessa delle istituzioni locali, e sempre più lontana dai problemi dei cittadini continua ad operare come se tutto le fosse ancora consentito! Indifferente ai segnali che i cittadini continuano a mandare anche non andando più a votare ! Convinta di potere fare “strame” anche della legge. Ma davvero c’è, all’interno del PD e della Destra provinciale, chi ancora ritiene di potere gestire la cosa pubblica come qualcosa di proprio, e che tutto gli è consentito e che ci sia una sorta di “immunità” divina che li rende “ intoccabili”. Quell’incarico rappresenta una aberrazione politica, frutto del “ consociativismo “nella gestione del potere che da troppo tempo pervade la provincia di Salerno e che dà anche l’idea dell’abbarbicamento al potere che ormai imperversa in quelle aree politiche. Quell’incarico non poteva essere dato in quanto in aperta violazione del Decreto Legislativo 39 del dell’8/4/2013 che ha per oggetto : “ disposizioni in materia di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni…” L’articolo 7 del Decreto Legislativo 39/2013 all’articolo 7 comma 2 recita in modo chiaro: “ A COLORO CHE NELL’ANNO PRECEDENTE ABBIANO FATTO PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE DI UN COMUNE CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15 MILA ABITANTI NELLA STESSA REGIONE DELLA AMMINISTRAZIONE LOCALE CHE CONFERISCE L’INCARICO ….NON POSSONO ESSERE CONFERITI INCARICHI DI AMMINISTRATORE DI ENTE PUBBLICO DI LIVELLO PROVINCIALE O COMUNALE” . Che il Sindaco faccia parte della Giunta Comunale, ce lo dice in modo esplicito l’articolo 47 del D.Lgs. 267 del 18/8/2000 avente ad oggetto :” composizione delle Giunte” ; Che il Presidente del Consorzio Farmaceutico Intercomunale sia un amministratore dello stesso ce lo dicono lo Statuto e l’Atto Costitutivo del Consorzio stesso che precisano che il Presidente fa parte , ed anzi presiede il Consiglio di Amministrazione. Cosa sia “l’Amministrazione Locale” ce lo dice l’articolo 1 del D.Lgs. 165 del 30/3/2001. Cosa sia “l’Ente Pubblico” lo precisa, in modo netto lo stesso D.Lgs.39/2013 all’articolo 1 comma 2 lettera “b “. In definitiva l’incarico all’ex Sindaco di Eboli, quale Presidente del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, e di cui fa parte anche il Comune di Eboli con una quota societaria, e con ben tre farmacie comunali, non è “incompatibile”, come qualcuno ha voluto sostenere, ma Semplicemente è INCONFERIBILE , ossia non poteva essere dato! E quindi ai sensi dello stesso D.Lgs. 39/2013, articolo 17 esso è Nullo. Nella vita politica ed amministrativa provinciale , sempre di più c’è bisogno di “trasparenza” negli atti. Operazioni come questa della nomina di Melchionda alla presidenza di un Consorzio del quale lo stesso Comune di cui è stato sindaco, fa parte, non fanno bene! Sempre di più è necessario voltare, in modo definitivo, pagina. Anche per questo la Sinistra ad Eboli rimane in campo! Per dare il senso che la questione morale, la trasparenza, la legalità, la credibilità delle Istituzioni sono valori che non possono essere ulteriormente calpestati, altrimenti il Cittadino in quelle Istituzioni non ci si riconosce più, mettendo a rischio la stessa tenuta democratica di un paese.
Sinistra Unita Rifondazione Comunista